tacito trapela un duttile scorcio di anima,
ruvida coltre inasprita dall'acre odore
di un verbo sgualcito, di un dolore
mai guarito, di una cellula che
inosservata, in taciti soffi, ama.
Si squarcia quella tenera membrana,
perpetuo un assioma si libra nell'aria.
Un valore inviolabile incastonato
su una turgida lastra di diamante,
fragile e umile anima che
vibrante si staglia imponente
simile a una venerabile ara.
Caterina Alagna