"Sentimento", la strada per la libertà e la conoscenza.

"Sentimento" è un brano della " Piccola Orchestra Avion Travel" che si è aggiudicato la vittoria a Sanremo nel 2000. Ebbe un successo commerciale anche se non superò mai il nono posto in classifica e l'album vendette solo 70.000 copie. Il fatto è che le canzoni d'autore belle e significative non sono per tutti, sono per un pubblico di nicchia e "Sentimento", a mio parere, non fa eccezione. Non nascondo che il mio giudizio sia parziale, influenzato dai miei gusti personali. E' infatti uno dei miei brani preferiti, ma non si può negare che sia una canzone elegante e raffinata che risente di importanti influenze musicali. Il "Dizionario delle canzoni italiane" di Dario Salvatori lo ha definito "un omaggio alla musica del Novecento". Gli stessi autori ammettono che il brano risenta di numerose ispirazioni musicali che attraversano  le note e il testo. Il brano inizia con un'apertura pucciniana per poi citare subito un verso di una delle più belle canzoni napoletane : "sul mare luccica" di "Santa Lucia". Si esprime dopo in un ritmo elegante in cui mescolati si mostrano echi dei Pink Floyd, della musica greca, della melodia classica napoletana, di Verdi e persino di Orietta Berti. Quello che più mi colpisce di questa canzone, oltre la sua incantevole melodia, è il significato del testo. Sentimento è il nome di una barca e dei suoi sei pescatori che a volte riescono a prendere dei pesci e altre volte no. Il testo è  una metafora della vita, noi tutti ci troviamo su una barca, a volte navighiamo su mari calmi e a volte su mari in tempesta, momenti di gioia e di dolore si alternano e non possiamo che accoglierli e gestire la rotta nel migliore dei modi, "con la paura ogni tanto di affogare". Non manca il desiderio di libertà. Un verso che mi colpisce particolarmente è :" Diceva Ulisse chi m'ò fa fa? La strana idea che c'ho di libertà". Perchè non ci arrendiamo davanti alle difficoltà della vita? Perchè forse non vogliamo permettere al mondo di impedirci di realizzare i nostri sogni. Dovremmo essere esattamente come Ulisse, sempre in cerca di nuove ispirazioni e nuove " terre" da scoprire, nuove dimensioni in cui ritrovare noi stessi,  nuove esperienze in cui arricchirci fino a quando il "mare" lo vorrà, fino a quando un giorno ci travolgerà. In un'epoca come la nostra dove i giovani appaiono sempre più demotivati, spenti, privi di sogni, disposti ad accontentarsi, travolti dal vortice dell'immagine e dalla sfrenata voglia di apparire,  Ulisse è l'esempio da seguire. Il famoso eroe greco non si distingue per la sua bellezza, ma per la sua intelligenza, per la sua astuzia e per la sua infinita sete di conoscenza. Dovremmo essere animati come lui dalla curiosità, dal desiderio di raggiungere fonti di sconosciuto sapere e per farlo abbiamo bisogno proprio di sentimento, di quella passione emotiva che ci spinga con slancio nel cuore delle cose e che dia  un senso a questa vita fondamentalmente  senza senso. 

Sentimento

Sul mare luccica la luna in transito
biancheggia il corpo di una bestia acquamarina
ed è un incrocio tra il cielo e il fondo
cosa mai vista s'inabissa quando s'alza
maronna mia questo cos'è
Castellammare pesce non ce n'è

Sul mare luccica la nostra barca
tesa nel vento il suo nome è sentimento
stella d'argento sono contento

tu m'hai portato nella mano in cima al mondo
stiamo a vedere quando uscirà
con gli occhi cosa ci domanderà

na na na....

Sopra il mare non passa mai il tempo
tempo che non passa mai ci cercò ci trovò
ma noi chi siamo che ci facciamo
cosa vendiamo delle cose che più amiamo
e stare soli in mezzo al mare
con la paura ogni tanto di affogare

Diceva Ulisse chi m'o ffafà

la strana idea che c'ho di libertà

na na na....

Sopra il mare non passa mai il tempo
tempo che non passa mai ci cercò ci trovò



Soffermati





Soffermati, ragazzo

nei boschi rigogliosi

e annusa i colori della vita

fintanto che i capelli sono scuri

e le membra fortezze robuste.

Non attendere che giungano

tempi migliori perché

un giorno sulla tua carne di pietra

vedrai sorgere flaccide crepe,

linee sottili e profonde

che si smarriranno in una

coltre di cenere.

Caterina Alagna


Solo per questa volta pubblico una poesia presente anche sul mio blog https://ilmiocantopoetico.altervista.org/, dedicato esclusivamente alle mie poesie, mentre  questo su blogger preferisco che abbia un carattere versatile. Se a qualcuno piacerà visitare anche l'altro mio spazio, potrà leggere componimenti che non sono gli stessi di quelli che scrivo qui su Blogger. Credo che non avrebbe senso fare due blog uguali.  

Ti sentivo

Ti sentivo pulsare sotto la pelle. Nel tuo sguardo ascoltavo un boato silente mutarsi in poesia. Ancora sussurro la tua placida voce a sazia...