Non voglio dilungarmi, credo che tutti più o meno conosciate la storia della Serenissima, mi limiterò a dire che me ne sono perdutamente innamorata ( ma già sapevo che sarebbe scoppiato l'amore) e ancora non mi sono rassegnata al fatto che ho dovuto lasciarla. Il tempo a disposizione non è stato molto, solo un week-end però ho avuto il tempo di farmi un bel giro in gran parte della città. A parte l’obbligata visita a piazza San Marco, ho visitato l’interno della Basilica con annessa visita al museo e alla Loggia. Esperienza esaltante, una delle basiliche più belle che abbia mai visitato e sicuramente una delle più belle d’Italia. I lavori per la sua costruzione iniziarono nel 1063 e terminarono nel 1617. In stile romanico-bizantino e gotico,al suo interno è completamente rivestita in oro. Lasciano letteralmente a bocca aperta gli oltre mille metri quadrati di tessere di mosaico fatte con la foglia d'oro. Conserva inoltre il tesoro di San Marco, simbolo di tutte le conquiste fatte dalla Serenissima: vasi di sardonica, anfore d’agata, calici e reliquiari con gemme incastonate, coppe e calici in cristallo di rocca, nonchè la Pala D'Oro, una tavola coperta di immagini sacre in oro, argento e centinaia di pietre preziose posizionata sull'altare maggiore. Altra caratteristica principale della Basilica è la Quadriga di Cavalli di San Marco, in bronzo dorato e argentato la cui copia è esposta sulla Loggia, mentre l'originale si trova all'interno del museo. Quest'opera d'arte di origine incerta fa parte delle opere provenienti da Costantinopoli, che furono razziate dai Veneziani durante la IV Crociata. Delle tante quadrighe che ornavano gli archi trionfali del mondo antico, questa è l'unica rimasta al mondo. I cavalli originali sono stati esposti sulla loggia fino al 1977, in seguito, dopo un lungo lavoro di restauro, si decise di conservarli all'interno del museo. Un'altra tappa importante del mio breve viaggio è stato il teatro La Fenice, di magnifica bellezza. Purtroppo a causa dell'incendio del 1996 il teatro andò completamente distrutto. Si decise di ricostruirlo ispirandosi al motto "com'era, dov'era", in modo che l'edificio risultasse il più fedele possibile all’originale. Un’altra visita l’ho fatta al quartiere ebraico, nella zona del “ghetto vecchio” e non è mancato un velo di tristezza nel vedere le sofferenze a cui sono state costrette tante persone negli anni del nazi-fascismo. Il resto è stato scoprire la città nelle sue viuzze sui canali, le sue calli, scoprendo tutti i suoi palazzi importanti quali La Ca'D'Oro, Il Ca' Pesaro, Palazzo Contarini del Bovolo, Palazzo Grassi, Palazzo Vendramin che ospita il Casinò e Palazzo Fortuny. Mi è mancanto il tempo di visitare qualche galleria d'arte e le isole di Murano e Burano, ma Venezia è una città che merita di essere visitata più di una volta.
Venezia
Sulle sponde della mia pelle
Venezia cosparge il suo canto serafico,
una melodia che risuona di stelle
e mi inebria il cuore di chiarore romantico.
Illuminato nasce un sorriso
che si squarcia profondo e senza fiato,
innamorato s'inoltra nelle vie del paradiso
fino a perdersi nel cuore di San Marco.
Sulla loggia della Basilica
estasiato ho lasciato il mio viso
e nella laguna che di delizia brulica,
s'incendiano i miei occhi d'oro intriso.
Brillantate dai raggi di dorate increspature,
movenze sinuose trascinano i canali,
per le calli dissolvono ataviche paure
e sotto i ponti mietono i sospiri degli innamorati.
Venezia ha posto sul mio capo un diadema,
davanti alla sua immagine idilliaca
la mia carne ancora trema,
s'immerge nel ricordo del suo lirico splendore,
un sigillo che s'incarna come emblema
scolpito nell'anima da brividi d’amore.
Caterina Alagna
Ponte di Rialto
Ponte dei Sospiri
Piazza San Marco, Basilica e Campanile
Torre dell' orologio
Interno della Basilica
Quadriga di Cavalli di San Marco (opera originale)
Teatro La Fenice
Scala Contarini del Bovolo