Potessero le mie mani sfogliare
petali bagnati di cielo
e impregnare di vita la pioggia
che scroscia lungo le vie del pensiero.
Potessero le mani afferrare
lo sciabordio di ardite favelle
che scorre come cascata
di luce e sfavillanti stelle,
o accogliere il seme dei sogni,
il soffio soffuso di tacite nuvole
rannicchiato sulla cime dei monti
a offuscare foreste incolte.
Potessero le nuvole avvolgere i miei occhi,
scardinare immagini avvinghiate
a lastre di dolore,
cancellare le orme tracciate
da un amaro ricordo
che olezza di vento e d'un lacrimare sordo.
Caterina Alagna