In un attimo





In un attimo

evaporò il tuo sogno

nel vento.

L'ultimo ricordo,

il tuo caldo sorriso di cielo

che ancora sussulta 

nell'anima

e m'inonda di pace.

Come una coltre 

di stelle d'argento 

m'abbaglia 

di pianto opulento.

La più luminosa,

quasi carnale segmento,

sei tu!


Caterina Alagna

Poesia contemporanea: Daniele Verzetti Il RockPoeta


Con questo post apro una nuova sezione del mio blog, quella dedicata ai poeti contemporanei. Inizio omaggiando un eccellente poeta che ho conosciuto qui sulla blosfera. Sto parlando di Daniele Verzetti Il RockPoeta.  

Nasce a Genova nel 1967 e, come lui stesso afferma, "ha la poesia nel sangue".  Ama definirsi Rockpoeta per come interpreta e vive le sue poesie che sono vere e proprie rockpoesie. Dal vivo, infatti, le sue liriche sono spesso accompagnate dalla musica che esprime grande energia e sottolinea il senso di ribellione e libertà che dipinge i suoi versi. Nota caratteristica della sua poetica è l'intensità con cui affronta tematiche sociali. Daniele Verzetti guarda con sguardo profondo e attento la società, mostrandone i problemi e le ingiustizie, dando voce a chi viene emarginato o subisce prepotenze. Nei suoi versi non c'è la ricerca di un Eden mitico o l'esaltazione del bello, ma la profonda e toccante descrizione di una triste realtà, fatta di violenza e soprusi. La sua è una poesia d'effetto, efficace, diretta che arriva dritto a sconvolgere i sentimenti del lettore.

Un grande pregio di Daniele è la sua profonda sensibilità. Bastano un'immagine, un commento, una foto ad ispirarlo e in breve tempo è in grado di scrivere versi vibranti e struggenti che restano impiantati nell'anima del lettore. 

Ha scritto tre libri e inoltre è autore di spettacoli teatrali. 

Ho scelto una meravigliosa poesia che ha dedicato a mio nonno, Alberto Alagna, e alla sua determinazione nel fare scelte coraggiose: rinunciare alla carriera militare per fare il lavoro dei suoi sogni, ovvero il falegname. 

IL CORAGGIO DI SCEGLIERE

Giovane sergente
Stipendio buono
Davanti a me
La probabilissima prospettiva
Di una brillante e prestigiosa carriera militare
Possibilità di avere una vita tranquilla
Comoda
E di offrirla anche a chi 
Un giorno
Sarebbe stata al mio fianco.

Ma non ero felice
Io figlio di falegnami
Fin da piccolo avevo respirato 
Il profumo amorevole del legno
Ed anche crescendo
Lavorare il legno
Mi donava una pace interiore unica.

Ed allora 
Abbandono la strada certa
Sicura e contrassegnata 
Da un brillante futuro
Per l'incerto
Per la fatica
Ma anche per essere felice.

Apro la mia bottega da falegname
Vita dura
Alzarsi all'alba
Lavorare duro e sodo
E di fronte alla gente
Vedere l'incredulità
E l'incapacità di capire
Le ragioni della mia scelta

Per gli altri avevo abbandonato
Gloria e prestigio
Denaro ed onori
Per un lavoro umile e  faticoso.

Ed anche ora
È come se sentissi quelle voci
Ed anche le vostre
Deridermi:
"Da sergente a falegname, ma che sogno è mai questo"?
Il tutto condito da una sonora risata

A tutti voi rispondo
Ed ho sempre risposto
Che questo è il mio sogno
Non il loro
Sempre che poi loro ne abbiano mai avuto uno
E soprattutto 
Abbiano mai avuto le palle di seguirlo fino in fondo.

È il mio sogno
Voi non potete capire
Cosa significhi toccare il legno
Lavorarlo
Rispettarlo
E dargli nuova vita
E fare sacrifici per avere tutto questo
Ma soprattutto 
Quello che voi non capirete 
Nè proverete mai
Sarà quel caldo
Luminoso e vivo senso di felicità
E quel brivido infinito
Che hai perché la tua anima
è felice per quello che è 
E non per quello che possiede.

E quello che più conta
Che arrivato alla fine del mio percorso
Ho potuto chiudere i miei occhi sereno
Felice di quella scelta coraggiosa
E di non aver mai avuto un solo dubbio
Nell'averla intrapresa anni fa.

E per quelli che ancora non mi capiscono
Faccio loro una semplice domanda:

"Io la mia vita l'ho vissuta, voi?


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