Oggi per la mia rubrica "Conosciamo un poeta" vi presento la poetessa Maria Teresa Zanca, autrice della raccolta poetica Barlumi d(')istanti, Nep Edizioni, 2024. Questa raccolta è un vero e proprio canto d'amore, dove l'amore non è descritto solo come amore di coppia, ma è inteso, piuttosto, in chiave olistica: per la vita e per ogni persona che s'incontra sul proprio cammino. Amore che viene esplicitato in una sequenza di ricordi tesi a suscitare nel lettore intense emozioni.
Istanti
Anche ora
una nota mi basta
nel silenzio notturno di quella pista
e la musica torna.
Mi soggioga e mi frastorna
coi colori
con le luci
coi sussurri
delle parole che bisbigli
ma che non dici.
Una stretta
un minuto
e l'istante è passato.
Un'immagine ancora
una goccia che si aggiunge
a un torrente già in piena.
Nei versi di Maria Teresa Zanca riecheggia il dolore per un amore perduto ma nello stesso momento la poetessa lascia una possibilità alla luce di tornare. La luce si concretizza in barlumi d(')istanti, ovvero in sprazzi di ricordi piacevoli, in un dolce passato che si affaccia sul dolore vissuto per lasciare un tepore d'amore e di pace. Sono istanti distanti che nuovamente ritornano, ma la loro natura è effimera( spariscono velocemente e non hanno concretezza) e tuttavia ciclica, destinata a ripetersi nella mente della poetessa. Il linguaggio è semplice ma arriva dritto al cuore, grazie a uno stile elegante. Maria Teresa Zanca ricama versi di velluto, delicati e comprensibili, capaci di riprodurre immagini chiare come dipinti nella mente del lettore. Man mano che ci si immerge nella lettura, s'avverte la sensazione che la penna si trasformi in un pennello, il foglio in una tela e l'inchiostro in un mare di colori e di luci.
Melodia
Suona un organo
e fiumi d'incenso m'avvolgono
come un sogno inebriante e crudele.
Come cigni,
padroni di cieli infiniti
giocavamo a inventare l'amore
tra tenui barlumi d'amori autunnali
e bagliori di fiamme rubate al tramonto.
Poi
la notte arrivò
scintillante di raggi di luna
volteggiando
tra foglie bagnate di pioggia
che il vuoto abbracciava in un vortice lento.
Le promesse d'un giorno d'amore.
Breve storia d'un cigno
il cui canto di morte permane nell'aria
epitaffio d'amori svaniti.
Il lutto è uno dei temi principali che attraversa l'intera raccolta. Numerose le poesie dedicate all'amato e alle persone care che non ci sono più. Il dolore si dispiega in versi davvero commoventi, versi posseduti dal passato che diventa una dolce trappola ingannatrice. La poetessa è invischiata nei ricordi d'amore più belli, che come miele si offrono ancora al cuore e che tuttavia inondano il presente di dolore. Ma la poesia di Maria Teresa Zanca non è triste. S'avverte sotto l'epidermide il desiderio di continuare ad amare e sperare nella vita e nel futuro. Il dolore non ha offuscato ogni angolo del cuore. Ed è forse questo il messaggio principale di cui si fa portatrice la raccolta: l'amore può vincere la morte. Amore che è sempre speranza, amore che è attaccamento alla vita, agli attimi, ai barlumi d'istanti che ancora ci attendono e che dobbiamo afferrare senza paura. Risuona vivo e forte il richiamo al messaggio dei latini: carpe diem, cogli l'attimo. Vivi qui ed ora.
Prendiamo(lo)
Gli anni passano
scorre veloce il tempo
come un torrente in piena
che travolga sul suo passaggio
tutto:
le scuse rimaste in gola
gli abbracci impacciati
i baci solamente immaginati
le lacrime inghiottite
le occasioni perdute
le speranze smarrite.
La vita fugge:
sul suo passaggio
briciole di sogni
che l'ignavia corrode,
scintille di carezze
che l'apatia distrugge.
Prendiamo(lo)
quel momento
e se la vita non ci basta
inventiamone altri cento
incendiamo con foga e passione
le attese sterili
le pause inutili
le quisquilie futili
osiamo dirle
quelle parole
e facciamolo adesso!
In conclusione invito il lettore ad approcciarsi ai versi di Maria Teresa Zanca col cuore aperto. La dolcezza delle parole sarà capace di far vibrare le corde dell'anima. Non poche le poesie commoventi, non poche le poesie familiari. Questa raccolta è un messaggio d'amore e speranza che parla a quel sentire comune che dentro ognuno di noi. A mio avviso, è una raccolta che incarna il senso della poesia, condividere quelle le emozioni comuni a tutti gli uomini, a quei barlumi d('i)stanti che superano ogni distanza e ci fanno sentire meno soli.