Dopo molti giorni di assenza, mi riaffaccio sul blog...tante, troppe cose da fare. Ciò che mi è dispiaciuto è non aver avuto il tempo di passare a trovarvi, amici...ma cercherò di recuperare.
Intanto vi lascio una mia poesia
Dispersa
tra i fiori screziati e vispi
esposti sul davanzale.
Uno quasi mi tende un petalo
come la mano di una sorella
nel momento del pianto.
Si sente il bisogno
di un nido ospitale,
di un abbraccio fraterno
che odori di fresca rugiada.
Lungo la strada
ho sprecato il mio tempo.
Ora mostro l’incanto,
ma sono risucchiata dal nulla,
come quel fiore disperso
su un pezzo di marmo,
ruvido e pallido.
Caterina Alagna
Bentornata, cara Caterina !!!Purtroppo ci sono sempre mille impegni ed il tempo libero è poco !! Sei tornata con una bellissima poesia , perchè abbiamo tutti bisogno di un nido ospitale dove rifugiarci e di un abbraccio fraterno e rassicurante . Un caro saluto.
RispondiEliminaCiao Catetina! Bello rileggerti sul blog. 😉
RispondiEliminaLa tua poesia è come in tensione, in cerca di in solido affettuoso appiglio. Un tantino triste sil finale.
Molto bella come sempre. Grazie carissima!
Poesia che esprime una tensione emotiva per un momento difficile e la sensazione di vuoto rimasta nell'anima. Spero che tu stia bene e sia tutto a posto adesso. Ben ritrovata!
RispondiEliminaBentornata Katerine,i miei complimenti per la bellissima poesia.
RispondiEliminail profumo della speranza e della memoria rappresentato dal fiore, per ora pallido , troverà la forza di bucare il freddo del marmo su cui è appoggiato e fortificarsi nell'ansia di vita , che è forte , ha solo bisogno di un pò di tempo .
RispondiEliminabaci
eos
bellissima e mi riconosco... in questi giorni... in questi periodi...
RispondiEliminaCome un fiore ho perso i miei petali,
nata in un campo, tra altri fiori di campagna.
Al improvviso la pioggia e la grandine mi hanno strappato i petali,
non solo li hanno bagnati, ma per mesi le interperie
li hanno fatti cadere a terra, marcire nel fango.
Poi il sole estivo mi ha ridato una nuova fioritura,
ma il caldo secco ha bruciato le mie radici,
i petali sono ricaduti a terra e
sotto il sole hanno perso il colore.
Ma nel gambo è rimasta un po' di linfa,
aspetto che qualcuno ribagni le mie radici,
aspetto di rifiorire di nuovo prima del arrivo del gelo.
Se, resisterò al gelo, non lo so ancora,
ma se così non sarà spero che almeno un po' del mio
polline cada a terra per far rinascere altri piccoli fiori,
del mio colore e profumo.
Questa è per te da me (non bella come la tua ma mi rappresenta molto) te la lascio qui, dove sono passata volentieri. Ciao Valeria
Bentornata, la vita offline incombe e a volte ci impone delle pause, l'importante è che tu stai bene e sempre motivata a poetare come ci dimostri subito ;-)
RispondiEliminaStupenda poesia con la luce dei fiori in riverbero sul davanzale
RispondiEliminaUn carissimo saluto
Torni con uno splendido regalo.
RispondiEliminaGrazie per la poesia. Un abbraccio.
Bentornata Caterina e ci regali dei favolosi versi.
RispondiEliminaBuon pomeriggio.
Siamo spesso come risucchiati dal nulla, e tu ne sottolinei con grazia il disagio.. lasciamoci accogliere da ogni delicatezza ci offra ristoro.. ;)
RispondiEliminabentornata
RispondiEliminaBentornata! Poesia bellissima!
RispondiEliminal'inutilità di certe esperienze si conosce purtroppo solo dopo ma non è tempo sprecato e comunque tempo di conoscenza .
RispondiEliminabaci
eos