Potessero le mie mani sfogliare
petali bagnati di cielo
e impregnare di vita la pioggia
che scroscia lungo le vie del pensiero.
Potessero le mani afferrare
lo sciabordio di ardite favelle
che scorre come cascata
di luce e sfavillanti stelle,
o accogliere il seme dei sogni,
il soffio soffuso di tacite nuvole
rannicchiato sulla cime dei monti
a offuscare foreste incolte.
Potessero le nuvole avvolgere i miei occhi,
scardinare immagini avvinghiate
a lastre di dolore,
cancellare le orme tracciate
da un amaro ricordo
che olezza di vento e d'un lacrimare sordo.
Caterina Alagna
Ti rispondo con una frase del grande Fabrizio De André:
RispondiElimina"Penso che un uomo senza utopia, senza sogno e senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci, sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e raziocinio: una specie di cinghiale laureato in matematica pura".
Saluti a presto
Concordo pienamente...se non avessimo questi slanci non avrebbe senso questa assurda vita. Saluti anche a te.
EliminaPoema deslumbrante que me fascinou ler.
RispondiElimina.
Uma semana feliz.
.
Ti ringrazio, Rycardo. Buon fine settimana.
EliminaLa tua poesia non è certamente utopia. Corre dentro i binari della bellezza.
RispondiEliminaGrazie, Gus, come sempre le tue parole fanno emozionare.
EliminaI ricordi e i sogni a volte sono così veri da far male.
RispondiEliminaAnche questo è vero, sembra strano ma è così
EliminaBellissima l'immagine che ricorda proprio le tue parole:
RispondiElimina"Potessero le mani afferrare
lo sciabordio di ardite favelle
che scorre come cascata
di luce e sfavillanti stelle..."
Purtroppo è tutto utopia che può far sognare soprattutto alla fine, dove le nuvole mai potrebbero cancellare un ricordo doloroso e di pianto.
Bellissimo gioco di parole ed immagini.
Grazie Caterina. Notte serena.
Grazie Pia dei tuoi complimenti...gentilissima. Credo anch'io che l'immagine si sposi perfettamente con la poesia.
EliminaTi avverto malinconica fare appello a tutta la sognitudine umana, al bello che coltiviamo nella speranza, all'immaginario che ci ci agita l'anima inquieta. Spero tu possa cogliere anche solo un minimo del tanto cui aspiri, sarebbe pace meravigliosa comunque, traguardo felice di mondo incredibile a carezzarti delicato.
RispondiEliminaGrazie di cuore, Franco. Ti dirò che la poesia non è così personale come sembra, nasce dall'osservare le brutture di questo mondo.
EliminaPurtroppo certi momenti spiacevoli pesano nella vita di chiunque. Però le nuvole, in certe giornate di cielo azzurro, rendono più intensa e più viva la volta celeste. Un cielo azzurro tappezzato di nubi ha la sua potenza, la sua ragion d'essere. Come i momenti malinconici della vita.
RispondiEliminaVero, è necessaria anche la malinconia. Ci fa guardare il mondo con altri occhi e a volte ci svela delle verità.
EliminaMolto bella e sentita come tutte le tue poesie ! Anche molto musicale, nonostante la malinconia che ne trapela. Un abbraccio.
RispondiEliminaGrazie, Mirtillo. Gentilissima. Lieta delle tue parole. Un abbraccio anche a te!
EliminaUtopia e sconforto a volte si toccano ma non è detto che siano in correlazione: la pace nel mondo sembra proprio utopia, magari invece un qualcosa che ci riguarda e che sembra irraggiungibile non è detto che per questa ragione si trasformi in una nostra personale e soggettiva utopia, può essere solo lo sconforto a parlare ed a darci quella amara visione.
RispondiEliminaTi può sembrare strano , Daniele, ma come ho detto sopra, la poesia non è così personale come sembra. Nasce proprio da una mancata presenza di pace nel mondo.
EliminaPotessero... già... ma tu puoi, lo possono tutte le vere poetesse che sanno attraversare il dolore e farne perle. E possono altresì provare gioie che incantano e traducono ogni altro aspetto della vita stravolgendola.
RispondiEliminaSempre brava...ma che lo dico a fare...
Sono onorata, Sari, davvero. Sei troppo gentile. Te ne sono immensamente grata.
EliminaVersi intensi e ricchi di sentimenti
RispondiEliminaUn caro saluto
Grazie, Giorgio. Un saluto anche a te!
EliminaCiao cara Caterina, bellissimo pensiero poetico .
RispondiEliminaUn abbraccio
Rosy
"Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo
RispondiEliminacambiano davvero." Diceva Einstein e... Io penso che sia un buon insegnamento.
Esattamente...magari io non penso di cambiare il mondo. Non credo che la poesia possa cambiare il mondo, anche se ha tutte le potenzialità per farlo. Il problema è l'uomo che non ascolta, che non accoglie i messaggi.
EliminaSempre belle parole, a favore del'utopia e del sognare a cui aggiungo la speranza che i miei piedi ricomincino a posarsi su terre sconosciute.
RispondiEliminaBellissima frase. Condivido. Grazie!
EliminaIl cervello sono le tue mani. È grazie alla tua vena poetica che puoi accogliere il seme dei sogni o cancellare un amaro ricordo.
RispondiEliminaUn abbraccio
enrico
Dici bene, Enrico. La poesia è terapeutica. Un abbraccio anche a te!
EliminaGrazie. Valeria. Dobbiamo sempre trovare il sorriso. Un abbraccio grande.
RispondiEliminaCiao, questi versi molto introspettivi sono un invito affinchè questo mondo sia migliore. Nello stesso tempo vorresti cancellare le orme di un triste e amaro ricordo.
RispondiEliminaBei versi, buon fine settimana
Rakel
Il sogno di un mondo migliore, io sogno che finisca la pioggia e la mia regione si rialzi dalla tragedia
RispondiEliminaMeravigliosa Caterina questa poesia 😍
RispondiEliminaCi sono dolori molto difficili da cancellare, purtroppo, e nulla sembra riuscire a lenirli, anche se si cerca di fare il possibile. Tra le mani, che hanno provato a raggiungere nuvole e sogni, resta solo l'amaro dolore. Per fortuna verrà il tempo a restituire qualche sogno, se non tutti. Bella poesia. Bravissima!
RispondiEliminaLeggere i tuoi versi è lasciarsi abbracciare e coccolare da una musica che senza stringere troppo ti fa sentire a un passo dal cielo. Complimenti Caterina!, anche questa volta hai portato nel cuore un'emozione indelebile
RispondiElimina"lo sciabordio di ardite favelle" mi piace in modo particolare. Sempre bravissima, Caterina... :)
RispondiEliminaAnche io sono stata a Palermo anni fa, in trasferta per lavoro e la ricordo sempre con molto affetto.
RispondiEliminaCittà bellissima e gente ospitale.
Sono stata molte volte in Sicilia ma Palermo mi manca (anche molto altro, la Sicilia è così grande che meriterebbe molti viaggi senza mai esaurirla tutta). Questo tuo racconto mi rinnova la voglia di poterla visitare un giorno...
RispondiEliminadopo tanto rileggo con piacere i tuoi malinconici versi.
RispondiEliminabuon giorno