"Cinta di viole, pura, riso di miele, Saffo."
Entrambi di origine aristocratica, nutrivano una certa avversione per i parvensus, ovvero per coloro che non erano ricchi. Entrambi, inoltre, appartenevano a una sorta di club. Alceo all'eteria, mentre Saffo al tiaso, dove esercitò il ruolo di educatrice. L'eteria era un circolo aristocratico e militare che univa persone della stessa età, dello stesso sesso e delle stesse idee politiche. Le discussioni che avvenivano all'interno dell'eteria erano quasi tutte a sfondo politico. Per quel che riguarda il tiaso, invece, per molto tempo si è pensato che fosse una specie di educandato per ragazze di buona famiglia per apprendere tutto quel che fosse necessario prima di dedicarsi al doveroso ruolo di spose e di madri. Ma a un'analisi più attenta, basatasi proprio su alcuni frammenti delle poesie di Saffo, è stato ipotizzato che si trattasse piuttosto di un corrispondente femminile dell'eteria, ovvero una sorta di comunità che sicuramente esplicava un ruolo educativo, ma che era, allo stesso tempo, caratterizzata da forti connnotati religiosi che miravano al raggiungimento dell'ideale di perfezione attraverso una serie di pratiche liturgiche e sociali, in cui grande spazio era dedicato al culto di Afrodite. Le ragazze del tiaso vivevano una vita all'insegna della grazia e della raffinatezza. Erano immerse in una sorta di mondo irreale, in una dimensione estatica in cui erano frequenti allucinazioni e visioni della divinità. Un elemento fondamentale del tiaso era l'amore tra le fanciulle, ovvero l'amore saffico. Saffo aveva un marito e una figlia ma ciò non le impediva di intrattenere relazioni con le sue ragazze, relazioni che avevano un forte aspetto educativo. Ciò stupisce, e non poco, dal momento che le donne nella cultura greca avevano scarsi rapporti col mondo esterno. Sull'isola di Lesbo, invece, le donne avevano la possibilità di ricevere la stessa formazione culturale riservata ai maschi. Celebre è il testo "Ode alla gelosia", il più letto e il più tradotto di tutta la letteratura greca:
Mi sembra che sia simile agli dèi
quell'uomo che dinanzi a te
siede e da vicino dolcemente parla-
re ti ascolta
e sorridere amorosamente. E ciò davvero
il cuore nel petto mi fa sobbalzare:
come infatti per poco ti guardo, così di voce
neppure un soffio mi viene,
ma la lingua resta spezzata, sottile
subito sotto la pelle un fuoco mi scorre,
con gli occhi nulla più vedo, rom-
bano le orecchie,
un sudore mi bagna, un tremito
tutta mi prende, più pallida dell'erba
io sono e dalla morte poco lontana
sembro ( a me stessa).
In questi versi, Saffo esprime liberamente i propri sentimenti nei confronti di una ragazza. Secondo alcune fonti si tratterebbe di un epitalamio, ovvero, di un canto scritto per le nozze di una fanciulla e l'uomo che compare al secondo verso sarebbe il promesso sposo. Per altri, invece, sarebbe una sorta di corteggiamento da parte di colui che " sembra che sia simile agli dèi" nei confronti della ragazza, di fronte al quale Saffo esprime tutta la sua sofferenza per la gelosia provata nei confronti della fanciulla. Saffo fa dell'eros la sua stessa ragione di vita arrivando a trasformare questa sua profonda passione in una sorta di "filosofia". Lei stessa ce ne parla nei versi intitolati "La cosa più bella":
Alcuni di cavalieri una schiera, altri di fanti,
altri di navi dicono che sulla terra nera
sia la cosa più bella: io invece
ciò che si ama.
Assai facile render comprensibile
a tutti ciò: infatti colei che di molto superò
in bellezza gli umani, Elena, lo sposo,
insigne di tutto
abbandonò e venne a Troia per mare
e non della figlia nè dei cari genitori
affatto si ricordò, ma la travolse
folle d'amore Cipride
ed ora di Anattoria mi fa ricorda-
re, che non è qui:
di lei l'amoato incedere vorrei
vedere e la luce che le brilla in viso
più che i carri dei Lidi e nell'armi
i fanti schierati a battaglia.
Al di là delle vicende personali di Saffo, è bene precisare che l'eros all'interno del tiaso era regolato da un codice di comportamento collettivo, che aveva le sue regole positive e i suoi divieti. Su tali norme vigilava la stessa Afrodite che era garante di giustizia (dikh), la cui violazione coincideva con il rifiuto dell'amore o con il tradimento. In poche parole, per Saffo, Elena non è nè colpevole nè vittima, ma una prescelta di Afrodite, ed è meritovole di stima perchè obbedisce alla dikh della dea. I grammatici alessandrini suddivisero le poesie di Saffo in nove libri, di cui l'ultimo raccoglieva gli epitalami, una serie di canti destinati a riti nuziali che Saffo scrisse quasi sicuramente su commissione. Ma negli epitalami ci sono anche versi che Saffo riserva ai suoi affetti familiari, versi in cui incontriamo una Saffo diversa da quella dei canti amorosi. Alcuni frammenti ci restituiscono un'immagine più privata della poetessa, legata soprattutto all'ambito della famiglia. Si tratta di poesie dedicate alla figlia Kleis, alla quale fu sempre legata da un profondissimo affetto.
Ho una bella figlia, che a fiori d'oro
simile ha l'aspetto, l'amata Kleis:
in cambio di lei nè tutta la Lidia nè l'amabile
(vorrei avere)
Purtroppo gran parte dell'opera di Saffo è stata perduta e quel che abbiamo a disposizione sono solo frammenti. Gli studi più recenti, però, hanno gettato nuova luce sulla sua figura così eccezionale da costituire un caso unico nella storia della letteratura occidentale. Concludo con una celebre affermazione del critico E. Thovez, il quale dichiarò che sarebbe stato disposto a dare tutta la letteratura latina per un solo verso di Saffo. Si tratta sicuramente di un'esagerazione, ma serve a darci un'idea di quanto sia grave la perdita che, purtroppo, abbiamo ereditato di gran parte della sua opera.
Anche dai frammenti lasciati si comprende l'importanza dell'opera di Saffo.
RispondiEliminaVerissimo Gus, la sua opera è davvero preziosa. Per fortuna non è andata tutta perduta.
EliminaTi lascio solo un saluto, cara Farfalle... sono troppo accaldata per leggee con gusto quel che proponi. Ma tornerò.
RispondiEliminaUn caro saluto.
Non ti preoccupare cara Sari, quando fa troppo caldo non ci si concentra bene nella lettura. Un caro saluto anche a te.
EliminaGrazie per averci parlato di questa poetessa antica. Buona serata.
RispondiEliminasinforosa
Grazie a te per esserti soffermata sul mio post...buona giornata.
EliminaBellissimo!
RispondiEliminaUn post davvero interessante
Ma...tu sei preparatissimo
Quante cose non sapevo e ti ringrazio
Molto interessante
Doveva essere una donna bellissima, affascinante e...come dire con una classe notevole...
Bravissima!
Ciao Caterina ,una buona serata e un sorriso :)
Ti ringrazio, Marinetta. Son contenta che tu abbia avuto modo di apprezzare questa grande poetessa, che purtroppo studiano solo gli studenti del classico. E' un vero peccato perchè era una donna eccezionale. Ho deciso di dedicarle questo post perche ritengo che tutti dovrebbero deliziarsi leggendo i suoi versi meravigliosi. Comunque anche io ho sempre pensato che fosse una bella donna e di classe. Un abbraccio e un sorriso anche a te.
EliminaInteressanti dettagli delle opere saffiche
RispondiEliminaUn saluto
Giorgio
Vero, dettagli preziosi. Ciao, Giorgio.
EliminaUna delle prime grandi poetesse della Storia.
RispondiEliminaVerissimo, una meravigliosa eccezione.
EliminaBel post! E anche ottima scelta di tempo alla luce delle ultime uscite vaticane..
RispondiEliminaGrazie, Franco. E' vero, non è stata del tutto casuale la mia scelta temporale, anche se già avevo pensato di dedicare un post a Saffo.
EliminaUn approfondimento davvero molto interessante, peraltro negli ultimi tempi mi sono ritrovata spesso a leggere le opere di Saffo.
RispondiEliminaBene, mi fa piacere che sia stato per te una sorta di studio più approfondito. Saffo merita tanto.
EliminaSaffo è il simbolo del lesbismo per eccellenza, tanto è vero che la terminologia "lesbica" viene proprio dall'isola di Lesbo e dalla tormentatissima storia d'amore della poetessa.
RispondiEliminaUn'altra grande autrice che ha ripreso le sue mosse è stata Virginia Woolf, non a caso anche lei lesbica, con romanzi che sono memorabili come per esempio Orlando o Gita al faro.
Baci!
Si, la parola lesbica viene proprio da Lesbo. Solo che il concetto di omosessualità dell'antica Grecia non va confuso con l'idea che abbiamo noi dell'omossessualità. E' un concetto cha ha diverse sfaccettature e si basava soprattutto sulla divisione dei ruoli : un ruolo attivo ( maschile) e un ruolo passivo ( femminile). Avevano delle regole ben precise, non era un amore libero. Non concepivano l'orientamento sessuale o l'identità di genere, ma si concentravano sul ruolo che ciascun individuo assumeva all'interno della relazione. Il ruolo maschile veniva assegnato a chi aveva uno status sociale più alto, mentre quello femminile a chi ne aveva uno più basso. Ancora non è chiaro, poi, come venisse concepito l'amore tra donne.Diciamo che non erano tutte rose e fiori. Per quanto riguarda Virginia Woolf, hai nominato un'autrice straordinaria. Ciao Olivia, un abbraccio.
EliminaLo so, infatti è errato fare confusione proprio come hai detto tu.
EliminaBaci!!
Grazie a te di esserti fermata sul mio post. Buona giornata anche a te.
RispondiEliminaNon alcuna passione per la poetessa greca. Forse perché ho dovuto tradurla fin da ragazzina dal greco e la trovavo distante e quasi incomprensibile. La sua poesia mi lascia indifferente, sicuramente è un mio limite. È troppo poco quel che conosciamo di lei, se si fosse salvato di più dal rogo della biblioteca D'Alessandria, magari avrei avuto un'altra opinione. Chissà.
RispondiEliminaIn ogni caso tu sempre bravissima, ottimo l'approfondimento che è stato molto piacevole e interessante da leggere.
A me Saffo piace tanto. Al liceo mi piaceva tanto studiare la letteratura greca. Al contrario non mi piaceva tradurre Cicerone e Tacito. Non amai nemmeno il “ De bello gallico “ di Cesare. Comunque alla fine sono gusti e comprendo che può non piacerti. Ti ringrazio per i complimenti. Un abbraccio grande, Mariella
EliminaPS: hai messo la moderazione?
RispondiEliminaÈ successo qualcosa?
Si, ho preferito mettere la moderazione per evitare commenti “ poco felici” da parte di ignoti.
EliminaMolto interessante, grazie cara!
RispondiEliminaGrazie a te, cara...buona giornata.
EliminaSaffo aveva un marito... come tante donne dell'epoca, Aspasia compresa, Saffo era stata costretta a sposarsi.
RispondiEliminaRispetto alle grandi civiltà antiche matriarcali (Fenici, Egizi, Sumeri...) la civiltà Greca impose un patriarcato e una violenza genderista superati solo nei tempi moderni.
Ode alla gelosia fu ripresa da Catullo con Ille mi par esse deo videtur, che poi è stata cantata anche da Angelo Branduardi.
Se t'interessa, c'è anche il brano Il cielo capovolto, di Vecchioni, dedicato proprio a Saffo.
Ti abbraccio
Dici bene, la civiltà greca era fortemente maschilista e fondata sul patriarcato. Le donne erano sottomesse. Lo stesso concetto di democrazia, nato ad Atene, e’ pienamente maschilista ed è lontano dal nostro concetto di democrazia. Potevano partecipare alla vita politica di Atene solo i cittadini maschi liberi. Comunque non conosco la canzone di Vecchioni, ti ringrazio di avermela consigliata. L’ascolterò. Un forte abbraccio.
EliminaLeggendo i suoi versi mi convinco sempre di più che c’è una profondità nella sua concezione dell’amore che mi sfugge, e non soltanto perché mi separano da lei oltre due millenni e mezzo, perché Platone, Bacchilide, Alceo, Pindaro, Anacreonte, …, li sento relativamente più vicini.
RispondiEliminaDici bene che non si può equiparare la concezione della sessualità dei greci, e degli antichi in generale, con la nostra; sono due cose completamente diverse e non sovrapponibili o assimilabili.
Forse quella parte del sentimento umano che è eterna e non condizionata dalla cultura, se esiste, ci potrebbe permettere di apprezzare a fondo versi tanto distanti da noi; di sicuro c’è che sentiamo tutto il fascino di queste parole e intuiamo le emozioni che le sottendono come corde d’arco.
Ciao
Sono d’ accordo con te quando dici che quella parte di sentimento umano non condizionato dalla cultura ci potrebbe aiutare a comprendere meglio i suoi versi. In effetti siamo molto distanti culturalmente, solo se concepiamo l’amore libero dalle etichette possiamo apprezzare la sua arte e il suo talento. Un abbraccio.
EliminaGli occhi sono lo specchio dell'anima e nella sensibilità del cuore si può recepire la vera personalità di un individuo. Ovviamente ognuno può interpretare diversamente perchè dietro le persone si nascondono sfumature inimmaginabili ai più e che purtroppo si disvelano solo a pochi.
RispondiEliminaUn saluto grande e buona serata!
Hai detto una grande verità. Mi hai fatto venire in mente Massimo Troisi nel bellissimo film "Il Postino", quando dice: " La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve". Un forte abbraccio e buona serata anche a te.
EliminaSaffo. Ho compreso molto su di lei ma poca completezza per conoscerla bene.
RispondiEliminaQuindi ho letto tutto con grande interesse, grazie Caterina.
L'affresco meraviglioso di Pompei che hai scelto trovo sia, artisticamente parlando, un capolavoro. Pare che non sia effettivamente Saffo ma la raffigura comunque in modo molto simile. Colta, bella, intelligente nella sua posa.
Ciao e grazie! Buon fine settimana.
Purtroppo la frammentarietà della sua opera non ci permette di comprenderla in toto. Grazie a te, buon fine settimana.
EliminaBuon venerdi 🌹
RispondiEliminaBuon sabato
EliminaConosco poco questa poetessa greca. Anche ai tempi della scuola, mi sembra di non aver studiato tanto di lei.Ho conosciuto qualche cosa in più attraverso la lettura del tuo post e l'affresco, anche se non è lei, è molto bello. Buon week . Ciao
RispondiEliminaPurtroppo si studia solo al liceo classico ed è un vero peccato perché è una grande poetessa. Buon weekend anche a te.
EliminaNon bisogna limitarsi a leggere Saffo solo in ambito scolastico, la conoscenza della sua arte poetica andrebbe approfondita. Mi chiedo perché i ragazzi si limitano alla superficie dell'insegnamento e non ampliano mai i loro orizzonti.
RispondiEliminaBuona domenica
Me lo chiedo anche io, credo che un po’ sia l’età e un po’ è il nostro sistema scolastico. Questi capolavori andrebbero spiegati suscitando interesse e piacere. Molto spesso purtroppo l’insegnamento è noioso, e i ragazzi che di natura a quell’età vivono la vita con leggerezza, finiscono col trascurare o, in alcuni casi, perdere dei veri e propri tesori. Buona serata.
EliminaGrazie per questo post ricco e interessante
RispondiEliminaGrazie a te di esserti soffermata sul mio post, buona serata.
EliminaBuon inizio settimana.
RispondiEliminaBuona giornata a te
EliminaTi ringrazio per essere passata nel mio blog. Con questo post mi hai portato indietro nel tempo quando a scuola studiai tra le altre, anche questa poetessa.
RispondiEliminaBuona serata.
Grazie a te di aver ricambiato la visita. Ogni tanto credo sia bello fare un tuffo nel passato. Buona serata .
EliminaCiao...ti ho scoperto per caso ma ti seguirò con interesse...chissà che non trovi qualche spunto per le mie leggende sui grandi miti greci. Lieta della conoscenza e a presto.
RispondiEliminaCiao, benvenuta nel mio spazio. Sono ben lieta di sapere che tu mi segua. Piacere di aver fatto la tua conoscenza. Farò un salto da te perché mi incuriosiscono le tue leggende. Ciao, un abbraccio.
EliminaBuona giornata
RispondiEliminaBuona giornata anche a te
Elimina😍
RispondiEliminaBuona Domenica
RispondiEliminaBuona domenica a te
EliminaFabulous blog
RispondiEliminaThanks, you’re nice
EliminaPasso per un saluto.
RispondiEliminaBuona domenica.
Grazie cara, buona serata.
Eliminaio non mi dolgo per ciò che va perduto ma per ciò che non comprendo.
RispondiEliminabuon giorno e grazie
Io mi dolgo per entrambe le cose. Buona giornata anche a te.
EliminaBuongiorno cara- In risposta al tuo suggerimento ti invito a visitare il terzo dei miei blog personale dove puoi trovare alcune delle mie pubblicazioni Fantasy e Favole per bambini. Ti abbraccio e ti auguro una serena giornata. https://ilmiobriciolodicielo.blogspot.com/
RispondiEliminaGrazie cara, lo visiterò sicuramente. Mi piace leggere i tuoi racconti. Buona giornata anche a te.
EliminaCopia e incolla questo link su Google vedrai che ti ci porta direttamente. Fammi sapere. Ciao e buon pomeriggio.
RispondiEliminahttps://ilmiobriciolodicielo.blogspot.com/
Grazie per la tua visita , buon week end.
RispondiEliminaGrazie, buona domenica a te.
EliminaBuon fine settimana
RispondiEliminaBuona domenica
EliminaEcco, per esempio, anche a te dico la verità: non sono un’appassionata di poesie, ehm, no le leggo, perché- lo so che ti sembrerò pazza - non le capisco e non mi arrivano dritte al cuore. Tuttavia, in passato, ho attraversato il periodo della lirica applicata alla mia esistenza: ho amato Leopardi, Montale e ricordo che avevo un quaderno dove citavo Saffo. Per dire che ritrovarla è stato un piacere. ☺️
RispondiEliminaEcco, per esempio, anche a te dico la verità: non sono un’appassionata di poesie, ehm, no le leggo, perché- lo so che ti sembrerò pazza - non le capisco e non mi arrivano dritte al cuore. Tuttavia, in passato, ho attraversato il periodo della lirica applicata alla mia esistenza: ho amato Leopardi, Montale e ricordo che avevo un quaderno dove citavo Saffo. Per dire che ritrovarla è stato un piacere. ☺️
RispondiEliminaNon ti considero assolutamente pazza perché non ti piacciono le poesie. De gustibus non disputandum est. Ognuno ha i suoi gusti. Io non ci trovo niente di male. Son contenta che per te sia stato piacevole ritrovare Saffo. In fondo Saffo è unica. Buona domenica 🤗
RispondiEliminaGrazie per questo bellissimo post, sei davvero molto brava!
RispondiEliminaUna delle prime grandi poetesse della Storia.
RispondiEliminaVero, una grandissima poetessa.
EliminaVero, una grandissima poetessa.
EliminaVersi che mi riportano alla memoria i tempi del liceo e lo studio dei lirici greci. Saffo era una poetessa straordinaria, carica di luce e umanità. Credo sia sempre molto attuale e che possa, ancora oggi, insegnare a noi tante cose.
RispondiEliminaVerissimo, è una poetessa ancora attuale, forse oggi ancora di più di quanto non lo fosse ieri. Peccato che si studi solo al liceo classico.
EliminaGrande Saffo. Bellissimo articolo, Caterina. Complimenti!
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