La poetessa Saffo di Mitilene


Saffo nacque tra la fine del VII secolo e l'inizio del VI secolo a.C. sull' isola di Lesbo. Trascorse la sua vita nella città di  Mitilene, anche se alcune fonti la vorrebbero nativa di Ereso. Certamente fu in buoni rapporti col poeta Alceo, anche lui di Mitilene, che le dedicò un celebre verso:

"Cinta di viole, pura, riso di miele, Saffo."

Entrambi di origine aristocratica, nutrivano una certa avversione per i parvensus, ovvero per coloro che non erano ricchi. Entrambi, inoltre, appartenevano a una sorta di club. Alceo all'eteria, mentre Saffo al tiaso, dove esercitò il ruolo di educatrice. L'eteria era un circolo aristocratico e militare che univa persone della stessa età, dello stesso sesso e delle stesse idee politiche. Le discussioni che avvenivano all'interno dell'eteria erano quasi tutte a sfondo politico. Per quel che riguarda il tiaso, invece, per molto tempo si è pensato che fosse una specie di educandato per ragazze di buona famiglia per apprendere tutto quel che fosse necessario prima di dedicarsi al doveroso ruolo di spose e di madri. Ma a un'analisi più attenta, basatasi proprio su alcuni frammenti delle poesie di Saffo, è stato ipotizzato che si trattasse piuttosto di un corrispondente femminile dell'eteria, ovvero una sorta di comunità che sicuramente esplicava un ruolo educativo, ma  che era, allo stesso tempo, caratterizzata da forti connnotati religiosi che miravano al raggiungimento dell'ideale di perfezione attraverso una serie di pratiche liturgiche e sociali, in cui grande spazio era dedicato al culto di Afrodite. Le ragazze del tiaso vivevano una vita all'insegna della grazia e della raffinatezza. Erano immerse in una sorta di mondo irreale, in una dimensione estatica in cui erano frequenti allucinazioni e visioni della divinità. Un elemento fondamentale del tiaso era l'amore tra le fanciulle, ovvero l'amore saffico. Saffo aveva un marito e una figlia ma ciò non le impediva di intrattenere relazioni con le sue ragazze, relazioni che avevano un forte aspetto educativo. Ciò  stupisce, e non poco, dal momento che le donne nella cultura greca avevano scarsi rapporti col mondo esterno. Sull'isola di Lesbo, invece, le donne avevano la possibilità di ricevere la stessa formazione culturale riservata ai maschi.  Celebre è il testo "Ode alla gelosia", il più letto e il più tradotto di tutta la letteratura greca:

 

Mi sembra che sia simile agli dèi

quell'uomo che dinanzi  a te

siede e da vicino dolcemente parla-

          re ti ascolta

e sorridere amorosamente. E ciò davvero 

il cuore nel petto mi fa sobbalzare:

come infatti per poco ti guardo, così di voce

           neppure un soffio mi viene,

ma la lingua resta spezzata, sottile

subito sotto la pelle un fuoco mi scorre,

con gli occhi nulla più vedo, rom-

bano le orecchie,

un sudore mi bagna, un tremito

tutta mi prende, più pallida dell'erba 

io sono e dalla morte poco lontana

        sembro ( a me stessa).


In questi versi, Saffo esprime liberamente i propri sentimenti nei confronti di una ragazza. Secondo alcune fonti si tratterebbe di un epitalamio, ovvero, di un canto scritto per le nozze di una fanciulla e l'uomo che compare al secondo verso sarebbe il promesso sposo. Per altri, invece, sarebbe una sorta di corteggiamento da parte di colui che " sembra che sia simile agli dèi" nei confronti della ragazza, di fronte al quale Saffo esprime tutta la sua sofferenza per la gelosia provata nei confronti della fanciulla. Saffo fa dell'eros la sua stessa ragione di vita arrivando a trasformare questa sua profonda passione in una sorta di "filosofia". Lei stessa ce ne parla nei versi intitolati "La cosa più bella":

 

Alcuni di cavalieri una schiera, altri di fanti,

altri di navi dicono che sulla terra nera

sia la cosa più bella: io invece 

          ciò che si ama.

Assai facile render comprensibile 

a tutti ciò: infatti colei che di molto superò

in bellezza gli umani, Elena, lo sposo, 

          insigne di tutto

abbandonò e venne a Troia per mare 

e non della figlia nè dei cari genitori

affatto si ricordò, ma la travolse 

         folle d'amore Cipride

ed ora di Anattoria mi fa ricorda-

        re, che non è qui:

di lei l'amoato incedere vorrei

vedere e la luce che le brilla in viso 

più che i carri dei Lidi e nell'armi

       i fanti schierati a battaglia.              


Al di là delle vicende personali di Saffo, è bene precisare che l'eros all'interno del tiaso era regolato da un codice di comportamento collettivo, che aveva le sue regole positive e i suoi divieti. Su tali norme vigilava la stessa Afrodite che era garante di giustizia (dikh), la cui violazione coincideva con il rifiuto dell'amore o con il tradimento. In poche parole, per Saffo, Elena non è nè colpevole nè vittima, ma una prescelta di Afrodite, ed è meritovole di stima perchè obbedisce alla dikh della dea. I grammatici alessandrini suddivisero le poesie di Saffo in nove libri, di cui l'ultimo raccoglieva gli epitalami, una serie di canti  destinati a riti nuziali che Saffo scrisse quasi sicuramente su commissione. Ma negli epitalami ci sono anche versi che Saffo riserva ai suoi affetti familiari, versi in cui incontriamo una Saffo diversa da quella dei canti amorosi. Alcuni frammenti ci restituiscono un'immagine più privata della poetessa, legata soprattutto all'ambito della famiglia. Si tratta di poesie dedicate alla figlia Kleis, alla quale fu sempre legata da un profondissimo affetto. 

 

Ho una bella figlia, che a fiori d'oro

simile ha l'aspetto, l'amata Kleis:

in cambio di lei nè tutta la Lidia nè l'amabile

(vorrei avere)


Purtroppo gran parte dell'opera di Saffo è stata perduta e quel che abbiamo a disposizione sono solo frammenti. Gli studi più recenti, però, hanno gettato nuova luce sulla sua figura così eccezionale da costituire un caso unico nella storia della letteratura occidentale. Concludo con una celebre affermazione del critico E. Thovez, il quale dichiarò che sarebbe stato disposto a dare tutta la letteratura latina per un solo verso di Saffo. Si tratta sicuramente di un'esagerazione, ma serve a darci un'idea di quanto sia grave la perdita che, purtroppo, abbiamo ereditato di gran parte della sua opera.


76 commenti:

  1. Anche dai frammenti lasciati si comprende l'importanza dell'opera di Saffo.

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    1. Verissimo Gus, la sua opera è davvero preziosa. Per fortuna non è andata tutta perduta.

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  2. Ti lascio solo un saluto, cara Farfalle... sono troppo accaldata per leggee con gusto quel che proponi. Ma tornerò.
    Un caro saluto.

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    1. Non ti preoccupare cara Sari, quando fa troppo caldo non ci si concentra bene nella lettura. Un caro saluto anche a te.

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  3. Grazie per averci parlato di questa poetessa antica. Buona serata.
    sinforosa

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    1. Grazie a te per esserti soffermata sul mio post...buona giornata.

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  4. Bellissimo!
    Un post davvero interessante
    Ma...tu sei preparatissimo
    Quante cose non sapevo e ti ringrazio
    Molto interessante
    Doveva essere una donna bellissima, affascinante e...come dire con una classe notevole...
    Bravissima!
    Ciao Caterina ,una buona serata e un sorriso :)

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    1. Ti ringrazio, Marinetta. Son contenta che tu abbia avuto modo di apprezzare questa grande poetessa, che purtroppo studiano solo gli studenti del classico. E' un vero peccato perchè era una donna eccezionale. Ho deciso di dedicarle questo post perche ritengo che tutti dovrebbero deliziarsi leggendo i suoi versi meravigliosi. Comunque anche io ho sempre pensato che fosse una bella donna e di classe. Un abbraccio e un sorriso anche a te.

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  5. Interessanti dettagli delle opere saffiche
    Un saluto
    Giorgio

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  6. Bel post! E anche ottima scelta di tempo alla luce delle ultime uscite vaticane..

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    1. Grazie, Franco. E' vero, non è stata del tutto casuale la mia scelta temporale, anche se già avevo pensato di dedicare un post a Saffo.

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  7. Un approfondimento davvero molto interessante, peraltro negli ultimi tempi mi sono ritrovata spesso a leggere le opere di Saffo.

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    1. Bene, mi fa piacere che sia stato per te una sorta di studio più approfondito. Saffo merita tanto.

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  8. Saffo è il simbolo del lesbismo per eccellenza, tanto è vero che la terminologia "lesbica" viene proprio dall'isola di Lesbo e dalla tormentatissima storia d'amore della poetessa.
    Un'altra grande autrice che ha ripreso le sue mosse è stata Virginia Woolf, non a caso anche lei lesbica, con romanzi che sono memorabili come per esempio Orlando o Gita al faro.
    Baci!

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    1. Si, la parola lesbica viene proprio da Lesbo. Solo che il concetto di omosessualità dell'antica Grecia non va confuso con l'idea che abbiamo noi dell'omossessualità. E' un concetto cha ha diverse sfaccettature e si basava soprattutto sulla divisione dei ruoli : un ruolo attivo ( maschile) e un ruolo passivo ( femminile). Avevano delle regole ben precise, non era un amore libero. Non concepivano l'orientamento sessuale o l'identità di genere, ma si concentravano sul ruolo che ciascun individuo assumeva all'interno della relazione. Il ruolo maschile veniva assegnato a chi aveva uno status sociale più alto, mentre quello femminile a chi ne aveva uno più basso. Ancora non è chiaro, poi, come venisse concepito l'amore tra donne.Diciamo che non erano tutte rose e fiori. Per quanto riguarda Virginia Woolf, hai nominato un'autrice straordinaria. Ciao Olivia, un abbraccio.

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    2. Lo so, infatti è errato fare confusione proprio come hai detto tu.
      Baci!!

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  9. Grazie a te di esserti fermata sul mio post. Buona giornata anche a te.

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  10. Non alcuna passione per la poetessa greca. Forse perché ho dovuto tradurla fin da ragazzina dal greco e la trovavo distante e quasi incomprensibile. La sua poesia mi lascia indifferente, sicuramente è un mio limite. È troppo poco quel che conosciamo di lei, se si fosse salvato di più dal rogo della biblioteca D'Alessandria, magari avrei avuto un'altra opinione. Chissà.
    In ogni caso tu sempre bravissima, ottimo l'approfondimento che è stato molto piacevole e interessante da leggere.

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    1. A me Saffo piace tanto. Al liceo mi piaceva tanto studiare la letteratura greca. Al contrario non mi piaceva tradurre Cicerone e Tacito. Non amai nemmeno il “ De bello gallico “ di Cesare. Comunque alla fine sono gusti e comprendo che può non piacerti. Ti ringrazio per i complimenti. Un abbraccio grande, Mariella

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  11. PS: hai messo la moderazione?
    È successo qualcosa?

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    1. Si, ho preferito mettere la moderazione per evitare commenti “ poco felici” da parte di ignoti.

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  12. Saffo aveva un marito... come tante donne dell'epoca, Aspasia compresa, Saffo era stata costretta a sposarsi.
    Rispetto alle grandi civiltà antiche matriarcali (Fenici, Egizi, Sumeri...) la civiltà Greca impose un patriarcato e una violenza genderista superati solo nei tempi moderni.
    Ode alla gelosia fu ripresa da Catullo con Ille mi par esse deo videtur, che poi è stata cantata anche da Angelo Branduardi.
    Se t'interessa, c'è anche il brano Il cielo capovolto, di Vecchioni, dedicato proprio a Saffo.
    Ti abbraccio

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    1. Dici bene, la civiltà greca era fortemente maschilista e fondata sul patriarcato. Le donne erano sottomesse. Lo stesso concetto di democrazia, nato ad Atene, e’ pienamente maschilista ed è lontano dal nostro concetto di democrazia. Potevano partecipare alla vita politica di Atene solo i cittadini maschi liberi. Comunque non conosco la canzone di Vecchioni, ti ringrazio di avermela consigliata. L’ascolterò. Un forte abbraccio.

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  13. Leggendo i suoi versi mi convinco sempre di più che c’è una profondità nella sua concezione dell’amore che mi sfugge, e non soltanto perché mi separano da lei oltre due millenni e mezzo, perché Platone, Bacchilide, Alceo, Pindaro, Anacreonte, …, li sento relativamente più vicini.
    Dici bene che non si può equiparare la concezione della sessualità dei greci, e degli antichi in generale, con la nostra; sono due cose completamente diverse e non sovrapponibili o assimilabili.
    Forse quella parte del sentimento umano che è eterna e non condizionata dalla cultura, se esiste, ci potrebbe permettere di apprezzare a fondo versi tanto distanti da noi; di sicuro c’è che sentiamo tutto il fascino di queste parole e intuiamo le emozioni che le sottendono come corde d’arco.
    Ciao

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    1. Sono d’ accordo con te quando dici che quella parte di sentimento umano non condizionato dalla cultura ci potrebbe aiutare a comprendere meglio i suoi versi. In effetti siamo molto distanti culturalmente, solo se concepiamo l’amore libero dalle etichette possiamo apprezzare la sua arte e il suo talento. Un abbraccio.

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  14. Gli occhi sono lo specchio dell'anima e nella sensibilità del cuore si può recepire la vera personalità di un individuo. Ovviamente ognuno può interpretare diversamente perchè dietro le persone si nascondono sfumature inimmaginabili ai più e che purtroppo si disvelano solo a pochi.
    Un saluto grande e buona serata!

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    1. Hai detto una grande verità. Mi hai fatto venire in mente Massimo Troisi nel bellissimo film "Il Postino", quando dice: " La poesia non è di chi la scrive, è di chi gli serve". Un forte abbraccio e buona serata anche a te.

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  15. Saffo. Ho compreso molto su di lei ma poca completezza per conoscerla bene.
    Quindi ho letto tutto con grande interesse, grazie Caterina.
    L'affresco meraviglioso di Pompei che hai scelto trovo sia, artisticamente parlando, un capolavoro. Pare che non sia effettivamente Saffo ma la raffigura comunque in modo molto simile. Colta, bella, intelligente nella sua posa.
    Ciao e grazie! Buon fine settimana.

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    1. Purtroppo la frammentarietà della sua opera non ci permette di comprenderla in toto. Grazie a te, buon fine settimana.

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  16. Conosco poco questa poetessa greca. Anche ai tempi della scuola, mi sembra di non aver studiato tanto di lei.Ho conosciuto qualche cosa in più attraverso la lettura del tuo post e l'affresco, anche se non è lei, è molto bello. Buon week . Ciao

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    1. Purtroppo si studia solo al liceo classico ed è un vero peccato perché è una grande poetessa. Buon weekend anche a te.

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  17. Non bisogna limitarsi a leggere Saffo solo in ambito scolastico, la conoscenza della sua arte poetica andrebbe approfondita. Mi chiedo perché i ragazzi si limitano alla superficie dell'insegnamento e non ampliano mai i loro orizzonti.
    Buona domenica

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    1. Me lo chiedo anche io, credo che un po’ sia l’età e un po’ è il nostro sistema scolastico. Questi capolavori andrebbero spiegati suscitando interesse e piacere. Molto spesso purtroppo l’insegnamento è noioso, e i ragazzi che di natura a quell’età vivono la vita con leggerezza, finiscono col trascurare o, in alcuni casi, perdere dei veri e propri tesori. Buona serata.

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  18. Grazie per questo post ricco e interessante

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    1. Grazie a te di esserti soffermata sul mio post, buona serata.

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  19. Ti ringrazio per essere passata nel mio blog. Con questo post mi hai portato indietro nel tempo quando a scuola studiai tra le altre, anche questa poetessa.
    Buona serata.

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    1. Grazie a te di aver ricambiato la visita. Ogni tanto credo sia bello fare un tuffo nel passato. Buona serata .

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  20. Ciao...ti ho scoperto per caso ma ti seguirò con interesse...chissà che non trovi qualche spunto per le mie leggende sui grandi miti greci. Lieta della conoscenza e a presto.

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    1. Ciao, benvenuta nel mio spazio. Sono ben lieta di sapere che tu mi segua. Piacere di aver fatto la tua conoscenza. Farò un salto da te perché mi incuriosiscono le tue leggende. Ciao, un abbraccio.

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  21. Passo per un saluto.
    Buona domenica.

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  22. io non mi dolgo per ciò che va perduto ma per ciò che non comprendo.
    buon giorno e grazie

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    1. Io mi dolgo per entrambe le cose. Buona giornata anche a te.

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  23. Buongiorno cara- In risposta al tuo suggerimento ti invito a visitare il terzo dei miei blog personale dove puoi trovare alcune delle mie pubblicazioni Fantasy e Favole per bambini. Ti abbraccio e ti auguro una serena giornata. https://ilmiobriciolodicielo.blogspot.com/

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    1. Grazie cara, lo visiterò sicuramente. Mi piace leggere i tuoi racconti. Buona giornata anche a te.

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  24. Copia e incolla questo link su Google vedrai che ti ci porta direttamente. Fammi sapere. Ciao e buon pomeriggio.

    https://ilmiobriciolodicielo.blogspot.com/

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  25. Grazie per la tua visita , buon week end.

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  26. Ecco, per esempio, anche a te dico la verità: non sono un’appassionata di poesie, ehm, no le leggo, perché- lo so che ti sembrerò pazza - non le capisco e non mi arrivano dritte al cuore. Tuttavia, in passato, ho attraversato il periodo della lirica applicata alla mia esistenza: ho amato Leopardi, Montale e ricordo che avevo un quaderno dove citavo Saffo. Per dire che ritrovarla è stato un piacere. ☺️

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  27. Ecco, per esempio, anche a te dico la verità: non sono un’appassionata di poesie, ehm, no le leggo, perché- lo so che ti sembrerò pazza - non le capisco e non mi arrivano dritte al cuore. Tuttavia, in passato, ho attraversato il periodo della lirica applicata alla mia esistenza: ho amato Leopardi, Montale e ricordo che avevo un quaderno dove citavo Saffo. Per dire che ritrovarla è stato un piacere. ☺️

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  28. Non ti considero assolutamente pazza perché non ti piacciono le poesie. De gustibus non disputandum est. Ognuno ha i suoi gusti. Io non ci trovo niente di male. Son contenta che per te sia stato piacevole ritrovare Saffo. In fondo Saffo è unica. Buona domenica 🤗

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  29. Grazie per questo bellissimo post, sei davvero molto brava!

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  30. Una delle prime grandi poetesse della Storia.

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  31. Versi che mi riportano alla memoria i tempi del liceo e lo studio dei lirici greci. Saffo era una poetessa straordinaria, carica di luce e umanità. Credo sia sempre molto attuale e che possa, ancora oggi, insegnare a noi tante cose.

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    1. Verissimo, è una poetessa ancora attuale, forse oggi ancora di più di quanto non lo fosse ieri. Peccato che si studi solo al liceo classico.

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  32. Grande Saffo. Bellissimo articolo, Caterina. Complimenti!

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