Sempre gli stessi volti svuotati
installati su stonate piattaformeincorniciate da campanili
e famose torri,
vanamente esaltati sopra un drink
o per un vestito nuovo.
Stiamo diventando tutti uguali,
temibilmente uguali,
con gli stessi desideri impanatati
in uno specchio di sorrisi smorzati,
di vestiti di marca,
di tristi facce laccate
che cercano il piacere in qualche foto
da taggare.
L'immagine unica di ogni individuo
lentamente si sgretola
fino a smarrirsi in una spirale
di frammenti
risucchiati in un cielo infinito
privo di senso e di differenze.
Caterina Alagna
.... E questo cara Caterina mi fa tanta paura!!!!
RispondiEliminaFa tanta paura anche a me.
EliminaViviamo in una società omologata, dove anche il pensiero di deve allineare alla maggioranza. Sinceramente, preferisco rimanere minoranza.
RispondiEliminaCiao a presto.
Viviamo in una società omologata e ipocrita. Quasi tutti si adattano alla società per convenienza, ma poi non sono felici.
EliminaL'intellettuale è colui che, in un corpo a corpo tra esistenza e idealità, rischia un giudizio storico calato nella vita del proprio Paese.
RispondiEliminaUn giudizio che quando è autentico confina l'intellettuale in una scomoda solitudine.
Intellettuali sono stati Gobetti, Gramsci, Testori e Pasolini.
Pasolini è il grande diagnostico della rivoluzione antropologica in Italia, quella rivoluzione per cui dalla metà degli anni 50 alla metà degli anni 60 avviene un passaggio velocissimo da un mondo tradizionale fondato su una concezione umanistica e solidale a un altro in cui trionfano egoismo, apparenza, vuoto morale.
E' il mondo del Nuovo Potere che nella sua ingannevole tolleranza persegue un'omologazione generalizzata.
Tutto scritto nella poesia.
Il mio giudizio positivo vale poco, ma dovresti apprezzare quello di P.P.P. che ti invia un caloroso applauso.
Da sempre seguo il pensiero di Pier Paolo Pasolini che ho studiato anche all’Universita’. Non so se mi invia un caloroso applauso, piuttosto sono io che non posso che ringraziarlo per tutto quello che ha donato alla nostra società. Grazie di aver apprezzato, Gus.
EliminaChe belle parole per descrivere da una parte il desiderio di appartenenza e dall'altra la negazione della bellezza della diversità. Ciao Caterina, buona settimana.
RispondiEliminasinforosa
Grazie dei complimenti. Credo che il desiderio di appartenenza non debba essere staccato dal desiderio di essere stessi. Ognuno di noi dovrebbe essere autentico, altrimenti è l’ipocrisia che la da padrona. Finiamo per essere coinvolti in un mondo sociale in cui tutto è falso. Ciao, Sinforosa, buona settimana anche a te.
EliminaOmologazione è una parola terribile, snatura la persona. La società odierna impone l'omologazione, tutto deve essere allineato ad un unico pensiero. Teniamoci stretta la nostra libertà intellettuale, non lasciamoci confondere da tutto ciò che è effimero. Complimenti per la poesia.
RispondiEliminaBianca
Grazie dei complimenti. È vero, omologazione è una brutta parola. Ognuno di noi è unico, perché sforzarsi di essere tutti uguali?
EliminaGrande poesia, Caterina!
RispondiEliminaGrande verità! Se non si è come gli altri ormai, si è allontanati,, ghettizzati, bullizzati.
Tutti questi tipi non hanno capito che sono le pecore a viaggiar insieme. I leoni marciano da soli
Vero, chi non si adatta spesso viene isolato e discriminato per il suo coraggio, perché ha il coraggio di esprimere un pensiero diverso, di dettare un cammino differente, un cammino suo, Grazie dei complimenti, ciao Pat.
EliminaTodos diferentes, todos iguais na alienação, na falta de direitos, no acriticismo.
RispondiEliminaGiustissimo pensiero. Grazie del commento.
EliminaPurtroppo ne hai descritta una triste realtà , che fa pensare soprattutto per quanto riguarda le nuove generazioni .
RispondiEliminaMa noi ci speriamo sempre di sentirci uniti per il bene comune.
Un abbraccio augurandoti buona settimana.
Rosy
Purtroppo il mondo va così. Il bisogno di imitare è proprio dei primati per cui abbiamo ereditato questo atteggiamento che è anche naturale. L’imitazione è la base dell’educazione e del vivere civile, ma ultimamente stiamo esagerando, stiamo cancellando l’impronta unica di ogni individuo. Un abbraccio e buona settimana anche a te.
EliminaPoema lindíssimo que me fascinou o ego, ler. Intenso e profundo, mencionando fatos que subscrevo na íntegra
RispondiElimina.
Cumprimentos poéticos
.
Pensamentos e Devaneios Poéticos
.
Grazie dei complimenti, Rycardo. Sono lusingata. Buona giornata.
EliminaIn realtà credo che il discorso sia più complesso. C'è certamente una componente "esibizionistica" in alcune tendenze tipiche dei social networks, talvolta anche da "circolo dei pettegolezzi" però non è molto diversa da certe chiacchiere insinuatorie fatte a bassa voce nell'androne del condominio in epoca pre-internet o dall'ostentazione di un abito nuovo indossato appositamente la domenica mattina avendo cura di passare davanti alla chiesa proprio mentre la messa finiva e la gente sciamava davanti all'ingresso. Credo che forse adesso faccia più "paura" perché tramite il gruppo whatsapp o facebook vediamo meglio il livello di "competizione" esibizionistica che si crea fra amici e parenti.
RispondiEliminaSicuramente c’è questo bisogno di esibizionismo. Ma non capisco perché tutti hanno gli stessi desideri. Ok, l’esibizionismo, ma perché esibire sempre le stesse cose a maggior ragione che tra loro sono “ in competizione”?
EliminaColgo perfettamente il tuo pensiero e lo condivido
RispondiEliminaMolto dettagliato ed espressivo il testo
Un carissimo saluto
Grazie degli apprezzamenti, un caro saluto anche a te.
EliminaUn sorriso va sempre regalato. Un sorriso può cambiare il mondo, il modo di concepirlo. Un grande abbraccio, Valeria.
RispondiEliminaHai colto l'essenza che sta propagando a dismisura ma ogni persona dovrebbe fare l'impossibile per restare unica con i suoi pregi e i suoi difetti perchè in essa vi è racchiusa una bellezza senza eguali.
RispondiEliminaMolto profonda e veritiera la tua lirica, bravissima! Un saluto affettuoso
Ben detto, Simo. In ogni persona è rinchiusa la bellezza forse molti non lo credono. Grazie dei complimenti, sempre piacevoli. Un saluto affettuoso anche a te.
EliminaPurtroppo è la triste realtà, ma noi non dimentichiamoci mai di regalare un sorriso, soprattutto di crederci! Testo molto espressivo, che ho apprezzato. Complimenti Caterina. Buona serata, Stefania
RispondiEliminaGrazie Stefania mi fa piacere che tu abbia apprezzato la mia poesia. Dici bene, non dobbiamo arrenderci alla triste realtà. Buona giornata.
EliminaNon finiremo omologati. Certo, è una paura dettata dal momento. Ma ho sempre avuto e sempre avrò fiducia nell'individuo. Amo credere che in nostro cuore ci condurrà fuori dal labirinto. Essere se stessi è la chiave. Un abbraccio cara, buona serata.
RispondiEliminaLo spero vivamente, Mariella. Forse sono pessimista, ma per fare un esempio, non posso evitare di notare che per strada tante persone non fanno altro che scattarsi foto senza nemmeno più parlare. E' un comportamento diffuso, tutti fanno le stesse cose che poi dato che son ripetitive mi stupisco che ancora persistono senza essere invase dalla noia. Un abbraccio anche a te!
EliminaQuesto processo di omologazione ed appiattimento sociale verso il basso è, secondo me, in atto dall'avvento di Berlusconi e poi ha pandemia ha fornito l'occasione per rimbecillire ancora di più e più rapidamente, la,maggior parte dell'umanità
RispondiEliminaQuesto processo è iniziato nell'epoca di Berlusconi ma non è lui l'artefice, perchè non è una cosa solo italiana, ma mondiale. Credo che questo appiattimento sia invece iniziato con la globalizzazione.
EliminaSì la globalizzazione ha iniziato ad omologare tutti togliendo le peculiarità di ogni etnia ed ogni individuo, cancellando una parte di quella identità che ci rendeva differenti e come tali anche ben disposti verso il prossimo in quanto osservavamo quelle distinzioni come arricchimento. Paradossalmente l'omologazione portata dalla globalizzazione ha perfino ridato linfa vitale al razzismo in quanto se il mondo globale deve essere uguale le diversità non le apprezziamo più e se poi chi è "diverso" da noi è pure povero allora la frittata è. fatta perchè la globalizzazione tra le righe ci dice cheanche la solidarietà va data a chi è come noi, integrato, globalizzato e cmq con parsimonia.... A tutto questo dobbiamo poi aggiungere il famigerato e devastante processo che definisco, passami il neologismo lol, "l'imbecillizzazione".Essa è arrivata e si è palesemente e prepotentemente manifestata da noi con Berlusconi. Da lì si è avuto un appiattimento culturale che ha di fatto spazzato via il pensiero più elaborato fatto di sfumature e temo che forse ora si stia pure abbandonando anche il semplice concetto di pensiero libero e indipendente. Tra una po'' anche i like su Facebook saranno considerati un pensiero troppo complesso, passeremo ai grugniti uno per approvare e due per disapprovare
EliminaHai detto tutto giusto, la globalizzazione ha provocato proprio il contrario di quello che si era ripromessa, ovvero un mondo unito. Siamo diventati più divisi che mai, proprio per l’esaltazione del pensiero unico. Non posso certo darti torto su Berlusconi, che anzi, si può dire che in un certo senso ha anticipato i tempi e quel che oggi fanno i social, lui lo ha fatto negli anni 80 con la televisione.
Eliminacon la fine delle risorse energetiche, il consumismo sparirà ed i mortidifame invece della vita notturna torneranno alla sana vita dei campi. Le metropoli saranno riservate a quel 10% di gente che da sempre può.
RispondiEliminaNOI del ceto medio abbiamo vissuto cento anni irripetibili
Le risorse energetiche finiranno, non ci sono dubbi. Ma con l'avvento delle rinnovabili e con la diffusione delle centrali nucleari, non penso che l'uomo tornerà alla vecchia vita dei campi. O almeno non è questo il suo obiettivo. Poi chissà, magari andrà come tu dici e non sarebbe tanto male. Grazie del commento e benvenuto nel mio blog.
EliminaVerissimo, ahimè... 🙁
RispondiEliminaPoi noto anche che non c'è più senso della misura, un continuo postare tutti i giorni, come se ci fosse sempre qualcosa da dire, solo "per esserci"...
Esattamente, è solo un apparire continuo che non ha niente da raccontare. In più sono sempre le stesse cose, quindi dopo un pò ci si annoia, almeno per me è così.
EliminaTu sei una persona meravigliosa, si percepisce chiaramente che tu e la tua famiglia conservate i vecchi valori di un tempo, quelli che formano le persone. Purtroppo il sistema ti divora, per cui è difficile uscirne incolumi in un mondo dove i valori sono ormai quasi scomparsi. Grazie del sorriso, molto gradito e lo ricambio con tanto affetto. Buona giornata anche a te.
RispondiEliminaTra le cose più tristi che possano succedere all'umanità, c'è proprio questo. L'omologazione, il diventare tutti uguali, tutti piccoli consumisti con le stesse facce, gli stessi abiti, lo stesso modo di ragionare, parlare, pensare.
RispondiEliminaUn abbraccio.
Esattamente, è una cosa triste è monotona che crea un senso di frustrazione. Speriamo cambino le cose. Un abbraccio anche a te.
EliminaUna bella poesia per parlare di un problema serio preso poco in considerazione. A volte lo chiamo pensiero unico
RispondiEliminaGrazie di aver apprezzato la mia poesia. Si c’è anche il pensiero unico e chi ha un pensiero diverso viene emarginato o insultato. Ormai è diventato quasi una regola, basta vedere i programmi in tv.
EliminaC'è un'omologazione peggiore: quella di chi crede di riuscire a non omologarsi, e insieme a tanti altri si omologa al contrario. Il vaccinato si omologa, il non vaccinato si omologa comunque. Omologarsi a volte è solo sinonimo di convivenza, senza l'eccesso che dona l'adrenalina della diversità, ma rende omologato anche il presunto ribelle.
RispondiEliminaVorrei essere omologato come portatore di buon senso, un giorno.
Verissimo, anche chi ha un pensiero diverso spesso abbraccia comunque un modello e finisce comunque per ci conformarsi. È anche il caso di chi si definisca trasgressivo e contro la società ma poi assume un atteggiamento comune a un numeroso gruppo di persone. Finisce per rispondere comunque a delle regole di pensiero unico per cui non è più un vero trasgressore.
EliminaCiao Caterina, che bella questa tua lirica! Concordo con quello che hai poeticamente descritto. Ho sempre pensato che ognuno dovrebbe puntare all'autenticità, omologandosi giusto ad un etica di gentilezza e rispetto. Invece per molti vedo una omologazione ai disvalori, all'odio, alla moda, ai ritocchi, all'esibizionismo ecc... . Certe volte ho l'impressione che siamo in una società in regressione.
RispondiEliminaCiao Rossella, grazie dei complimenti e benvenuta nel mio blog. Hai detto bene, certo l’omologazione in parte è inevitabile ed è anche necessaria, ovvero quella che corrisponde a un insieme di valori buoni. Però ultimamente stiamo esagerando e i valori di una volta stanno sempre più scomparendo.
EliminaCiao Caterina. Avevo messo un commento ma non appare, riprovo.
RispondiEliminaBravissima per la splendida lirica, uno specchio della realtà. Dovremmo puntare all'autenticità, omologandosi solo a gentilezza e rispetto, ma vediamo spesso il contrario: odio, esibizionismo, materialismo basato su ciò che é di moda, ritocchini per avere l'aspetto che va di moda, ecc... . I giovani sono particolarmente sensibili ai condizionamenti sociali e dei media/social. Proprio oggi ho sentito di un gioco social orribile per ragazzetti: il boiler summer cup. Vai a vedere cosa è, fa accapponare la pelle.
Non ti preoccupare. Ho la moderazione dei commenti per cui non puoi vedere il tuo commento fino a quando io non lo approvo. Il boiler summer cup, purtroppo ho saputo cos’è. È una cosa orribile, stiamo sprofondando in un abisso.
EliminaIn un certo senso è sempre stato così, ricordo che da bambino ed erano i primi anni 70 venivo considerato strano perché non mi piaceva il calcio, non lo giocavo nemmeno ma preferivo leggere. I bulletti non mancavano e nemmeno le prevaricazioni. Forse, ecco si c' erano maggiori anticorpi e maggiore impegno e rispetto. Oggi temo siano cadute troppe barriere e d è caduta anche la concezione del rispettare le differenze.
RispondiEliminaIo venivo considerata strana e addirittura vecchia perché da bambina ascoltavo le canzoni di Battiato e di Battisti. È vero, non è un fenomeno recente, solo che adesso siamo all’eccesso. Non ci sono più limiti, non c’è più il rispetto.
EliminaAnd those who are different feel uncomfortable...
RispondiEliminaExcellent poem, my applause. Angry.
Have a nice day, my dear friend Caterina.
Kisses.
Grazie, Jaime. Sono lusingata dai tuoi complimenti. Buona giornata anche a te. Un abbraccio.
EliminaCiao Caterina grazie di essere passata da me, ti seguo anche io volentieri. Molto profonda questa tua riflessione e anche triste, perché certo non ci aspettano tempi buoni. A presto
RispondiEliminaCiao, grazie del commento e benvenuta nel mio blog. Dici bene, non ci aspettano tempi buoni e un po’ siamo preoccupati. Un abbraccio.
EliminaBuongiorno Caterina. Il tuo pensiero, così dannatamente vero, fa riflettere sulla condizione della nostra cosiddetta umanità. Condivido in pieno. Ti faccio i miei più vivi complimenti. Sono onorato di conoscerti. Passa una serena giornata.
RispondiEliminaGrazie di aver apprezzato la mia poesia. Sono lusingata. Buona giornata anche a te.
EliminaL'immagine unica di ogni individuo
RispondiEliminalentamente si sgretola
fino a smarrirsi in una spirale
di frammenti
Come sarebbe monotona se nn ci fosse la pub laicità anche intelligente a farci adattare alle nuove realtà
La pubblicità è la base di tutto questo.
EliminaÈ vero tutti cercano di omologarsi, diventare uguali a un modello creato ad arte da qualcuno che muove i fili dall'alto, credo. Prima o poi si arriva a capire che è molto più bello essere unici...
RispondiEliminaVero Giulia, peccato però che a capirlo siano in pochi. Speriamo che arrivino tempi migliori.
EliminaAnche quel che dici è vero. Ogni cosa ha i suoi lati buoni e deleteri. Purtroppo si tende sempre verso il male e certi valori di una volta stanno scomparendo. Oggi ho come l’impressione che ci sia quasi solo il male.
RispondiEliminaHai descritto nel tuo componimento una derivazione di un fenomeno che esiste da sempre nella cultura umana e che affonda le sue radici nell'esistenza pre-umana, ovvero la necessità di normalizzazione che nasce dal distinguere tra un cibo buono e uno che può avvelenare, tra sano e malato, e divenuto poi il bisogno di avere alcuni parametri e modelli positivi da adottare, a partire da quelli fisici (come la kalokagathia del mondo ellenico), per poi divenire quell'omologazione di cui parlavi negli ultimi cento anni, e che il mondo social sembra esasperare ancora di più.
RispondiEliminaUn paio di anni fa avevo parlato di queste stesse tematiche in un post che faceva parte di un discorso più ampio. Magari te lo linko, nel caso possa interessarti:
https://arcaniearcani.blogspot.com/2020/06/lalienazione-del-quotidiano-parte-ii.html
Si l’omologazione è un fenomeno del tutto naturale. Lo so vede anche nei primati, gli esemplari gregari seguono il comportamento del leader e si conformano. Abbiamo ereditato quindi questo atteggiamento, però gli esseri umani in quanto individui complessi sentono anche il bisogno di tracciare un proprio percorso, cosa che ultimamente vedo molto poco. Tutti hanno gli stessi desideri e gli stessi scopi, tutti si fanno piacere le stesse cose. Ne deriva un comportamento ripetitivo e noioso fatto quasi in automatico ormai, tanti gesti si fanno senza consapevolezza, basta che fai vedere agli altri che anche tu lo hai fatto. Grazie del link, ho trovato l’articolo molto interessante e ho lasciato un commento.
EliminaProbabilmente è un effetto socioculturale derivante dalla globalizzazione, ma prima ancora dall'interconnessione, ovvero il fatto che fino a pochi decenni fa c'erano limiti alle comunicazioni. Ciò che c'è sotto (quello che tu punti il dito su omologazione) penso sia per un fine comunque commerciale. E' più facile vendere un prodotto e pubblicizzarlo, se tutti hanno gli stessi gusti e interessi.
EliminaHo letto il tuo commento al mio post e ho risposto, ti ringrazio dell'interessante discussione qui e lì. :)
E alla fine si torna sempre allo stesso punto, al profitto. Questa società è lo specchio dell’idea capitalista. Non si può negare che il capitalismo abbia contribuito a plasmare questa società che appiattisce le differenze, anzi forse è l’artefice principale.
EliminaInfatti non è certo ignoto che grandi marchi usino gli influencer per sponsorizzare i propri prodotti.
EliminaForse comportamenti uniformi servono a rassicurarci.
RispondiEliminaSi, c’è anche questo motivo di ordine psicologico. Uniformarsi aiuta a sentirsi parte della comunità, ancor di più in un’epoca che ripudia la solitudine e me vede solo gli aspetti negativi.
EliminaSi in effetti la nostra società di questo ultimo ventennio, forse di più . tende a omologare tutti. Maolte volte siamo noi stessi a cercare di copiare gli altri ed a renderci uguali. Io sono stata sempre una persona che invece non ama essere troppo uguale agli altri, nel momento in cui tutti si vestivano da "paninari" io mi vestivo diversamente, proprio per non essere proprio come loro. Mi piace essere come sono io, e fare i miei errori personali, non quelli degli altri. A volte credo che sia meglio la solitudine, sicuramene in caso di cattive compagnie è molto meglio la solitudine. Un saluto e buona domenica
RispondiEliminaAnche io la penso come te. Bisogna sempre essere stessi, la solitudine non è una cosa negativa, anzi soprattutto quando ci protegge da influenze negative. La socialità ovviamente è fondamentale ma credo che ognuno debba essere se stesso e bisogna rispettarsi l’uno con l’altro. Grazie di avermi fatto visita.
EliminaI liked to read again your excellent poem.
RispondiEliminaHave a great week my drear friend Caterina.
Kisses.
Grazie Jaime, di essere ripassato. Buona continuazione di settimana.
EliminaBellissima poesia ed è proprio così e i social non fanno che sostenere questi comportamenti !! C'è il desiderio di mostrarsi , di uniformarsi ai comportamenti dettati dalla società odierna e ciò porta all'omologazione , che può dare anche un senso di sicurezza. Forse, in certe cose sono anch'io così, probabilmente siamo tutti un pò influenzati da ciò che ci circonda ; poi però ho anche il mio piccolo angolino , dove sto in pace e faccio quello che sento e che mi piace , senza stare a badare agli altri e questo è importante . Ciao cara e grazie per i tuoi auguri.
RispondiEliminaPrima di tutto grazie dei complimenti alla poesia. È vero, siamo tutti in un po’ influenzati da questi comportamenti, tutti condividiamo o postiamo, ma alcuni non mettono nemmeno più limiti alla privacy. Ogni atto è pubblico, comune a tutti gli altri. Credo sia davvero eccessivo. Ciao cara, un abbraccio.
EliminaStiamo smarrendo unicità e spontaneità, diventando modelli da foto e bugie raccontate per la massa.
RispondiEliminaComplimenti per la poesia, come sempre bella e incentrata su un tema importantissimo.
Un abbraccio.
Grazie Francesco di avermi fatto visita e di aver apprezzato la mia poesia. Dici bene siamo bugie, tutto quello che si vede è in gran parte falso. La realtà è decisamente diversa. I social non sono altro che un palcoscenico su cui si affollano maschere. In realtà tutta la vita lo è, Pirandello ce lo insegna, però oggi non c’è più alcun limite.
EliminaBellissima poesia che rispecchia a pieno quello che vedo sempre più nelle nuove generazioni. Abbigliamento identico, capigliatura identica ... non sò forse ho io dei ricordi opachi ma noi non eravamo così inquadrati. Sì, c'è stata l'epoca dei paninari, l'epoca delle superga, e così via ma ... eravamo in tanti a non seguire le mode.
RispondiEliminaVero ogni epoca ha avuto le sue mode, ma era una cosa forse abbastanza moderata. Oggi si rischia di cadere in profonde crisi esistenziali o si finisce vittima del bullismo se non ci si adegua. Grazie di aver apprezzato la mia poesia.
EliminaEh sì, parole in versi che descrivono questo periodo. Ma anche altri. Pensiamo all'epoca in cui il modernismo si è affacciato sulla scena, quale impressione avrà suscitato in chi lo ha vissuto...
RispondiEliminaDici sicuramente una cosa giusta. Ogni cambiamento ha suscitato cattive impressioni. Però non è il cambiamento in sé che mi preoccupa. La vita è continua evoluzione, mi preoccupa il fatto che si stiano perdendo tanti valori e tante differenze a favore di un appiattimento morale, umano e culturale. Tutto finisce poi nell’indifferenza.
EliminaSecondo me i "virtuosi" devono resistere e riproporsi, e lottare contro questa tempesta di disvalori. C'è tanto da fare e abbiamo un compito importante da svolgere, una missione.
EliminaLa mia risposta è svanita. :(
RispondiEliminaNon la potevi vedere perché ho attiva la moderazione dei commenti. Tranquilla non era sparito.
EliminaMia cara Caterina hai raccolto con le tue splendide parole le perplessità di di tutti.
RispondiEliminaLa tua poesia ha generato molte importanti opinioni che ho letto con molto attenzione.
Ne scaturisce un non arrendersi alla banalità, a quel voler essere ciò che non si è.
Le persone che hanno commentato hanno espresso pareri unici, personali, veri.
Questo è bellissimo, questo è per me il vero senso di fare poesia.
Mi complimento con te e con tutti.
Anche le tue risposte mi son piaciute tantissimo.
Un forte abbraccio, ciao.
Cara Pia ti ringrazio di questo bel commento e dei complimenti alla mia poesia. Dici bene questo è il vero scopo della poesia, quello di smuovere le coscienze. Volevo che si creasse un dibattito, che l’argomento suscitasse meditazioni. Un abbraccio grande!!
EliminaCara Pia, ti ringrazio di questo bel commento e dei complimenti alla mia poesia. Dici bene, lo scopo della poesia è proprio questo, ovvero quello di smuovere le coscienze o indurre alla riflessione. Volevo che nascesse un dibattito, che la poesia stimolasse delle reazioni. Sono state tutte risposte interessanti e legittime che hanno tenuto conto di tanto punti di vista. Anche io mi complimento con tutti voi. Un abbraccio grande.
EliminaCaterina, molto bella la tua poesia? Purtroppo non riesco a scrivere un commento autonomo sul tuo blog. L'omologazione non è mai stato la mia priorità ma a volte ne sono tentata come se fosse un bisogno di appartenenza mentre in realtà mi sento anticonformista. Sono ambivalente? Un abbraccio in attesa di poterti aggiungere al mio elenco letture.
EliminaMolto bello il tuo scritto. Io non mi sento omologata ma a volte si può avere un bisogno di appartenenza. Ciao
EliminaGostei de reler.
RispondiEliminaContinuação de boa semana, querida amiga Caterina.
Beijo.
La tua poesia, ben scritta, riprende una cosa che ho esposto alle mie amiche proprie qualche giorno fa. Non parlavamo specificatamente del fatto che tutti siano vestiti uguali e simili, quanto del fatto che la generazione attuale sembra avere solo la stessa aspirazione: nessuno vuole fare più il medico, il calciatore, l'estetista, il commercialista. Oggi tutti sembrano vogliono diventare famosi su tiktok o guadagnare soldi con video in cui si mostra solo la bellezza del corpo. È una cosa che mi ha fatto riflettere tantissimo, soprattutto pensando che invece io e le mie amiche siamo lontane da queste dinamiche (ovviamente generalizzo per rimarcare il concetto, lo so che c'è speranza anche per i giovani di oggi). Mi sono chiesta anch'io se nelle varie epoche ci sono state "ondate" del genere, in cui si seguiva solo una moda o un modo di vivere. Probabilmente si ma i mezzi di oggi amplificano molto il risultato
RispondiEliminaI tuoi versi spiegano la mia tendenza alla sociopatia.
RispondiEliminaSinto o mesmo Catarina, observo com tristeza o ser humano procurar a padronização de comportamentos, e esse fenômeno é no meu entender fruto da globalização. Abraços ;) https://botecodasletras2.blogspot.com/
RispondiEliminalo so che sono esagerata, ma sai che quando vedo quei jeans stracciati mi vien voglia di prendere a sberle la persona che li indossa?
RispondiEliminaOs mesmo rostos com cara
RispondiEliminaDe renovação e paz
Eis o momento fugaz
De ver que não se compara
Alho e bugalho para
Torcer qualquer semelhança
Entre perfis por lembrança
De caras com mesmo rosto.
Jamais se estará disposto
Em voltar a ser criança.
Gostei do poema e da postagem. Parabéns. abraços Laerte.
Passei por aqui para ver as novidades...
RispondiEliminaBoa semana, amiga Caterina.
Beijo.
Beautiful blog
RispondiEliminaMi fa piacere di quanto mondo eterogeneo riesci a polarizzare qui da te.. ;)
RispondiElimina