E poi soffia
quel ruvido afflato
e scava le ossa.
Oggi il sole
ha il sapore del buio
e irrompe
una piaga commossa
a slabbrare il sorriso.
Sento le vene
riempirsi di nubi e di vento.
Sulle chiome argentate,
nudo,
s'aggruma il dolore.
Caterina Alagna
C'è un dolore palpabile, che riesci a trasmettere con una grazia tutta tua.
RispondiEliminaLe giornate in cui ci si sente giù sono una sorta di "inverno dell'anima" persino più grigie di quelle che dipinge l'inverno della natura.
RispondiEliminaBellissima questa immagine delle vene che si riempiono di nubi e di vento. Suggestiva.
RispondiEliminala sofferenza trattenuta è più dolorosa di un pianto liberatorio che quando non pianto solidifica dentro e appesantisce ...Poesia molto bella ,il dolore espresso è molto forte ma non urlato,si sente tutto.
RispondiEliminaUn caro saluto
Eos
Il dolore avvolge sempre lento e inesorabile. E' come una cappa grigia difficile da allontanare.
RispondiEliminaCaterina, la tua poesia è straordinaria.
RispondiEliminapoesia molto visiva, cosa che io amo moltissimo; poesia di straziante malinconia.
RispondiEliminasempre un piacere leggere le tue parole
RispondiEliminaLa tua poesia trasmette un senso di sofferenza, di dolore... solo tu riesci a trasmettere sensazioni così vive. Ciao cara.
RispondiEliminaCiao Caterina, bella poesia, come sempre brava ! Come Daniele anche io ho avuto l'impressione che la tua poesia sia molto visiva. Buon lunedì e migliore nuova settimana appena iniziata
RispondiEliminaNon c'è sole che possa lenire il dolore.
RispondiEliminaUn senso di sconforto tangibile. Molto bella.
RispondiEliminaBellissima che tocca chi vive un momento di sofferenza e si rivede in queste rime bellissime ciao Un bacio
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