Siamo stanche!




Con il femminicidio di Giulia sono 105 le donne uccise nel 2023. È un orrore inaccettabile!

Sabato ricorrerà la giornata contro la violenza sulle donne, ma se ogni anno si registra un numero di femminicidi sempre maggiore rispetto a quelli avvenuti nell'anno precedente, è chiaro che siamo ancora impantanati, invischiati in una società di stampo patriarcale e che il 25 novembre non è altro che una giornata e basta. Io provo ad esprimere il mio dissenso con i versi, ma le parole non bastano, urge un cambiamento culturale che deve passare dalle scuole e serve una legge, subito.


A Giulia (A tutte le donne vittime di femminicidio)
Si stracciano i sogni,
il cielo si gonfia d’orrore,
Giulia, l’ennesima donna che muore
assassinata da un’ anima immonda
satura di fallica ferocia
che domina, possiede
e annulla l’anima libera della donna.
Giulia, nel tuo sangue muore ogni donna,
il tuo sangue oggi ci riempie la bocca
e il corpo di lacrime atroci
che ustionano il cielo,
nel tuo sangue si rispecchia
l’orrore di tutte le donne massacrate,
stuprate, brutalmente assassinate.
Siamo stanche di questa mattanza,
di questa società che osanna
una cultura di stampo patriarcale.
Per ogni donna che soffre o che muore
per mano di un uomo,
la causa è nella nostra cultura
ancora troppo maschilista,
ancora crudelmente misogina
e criminale.
Caterina Alagna

30 commenti:

  1. I tuoi versi sono molto profondi e significativi, sono anni che ripeto che in primis il problema è culturale. Bisogna agire subito, tutti devono fare la propria parte, in primis le famiglie, i politici, la scuola, i mass media (non li sottovaluterei, in Italia hanno un linguaggio che alimenta la violenza) e tutti gli altri.

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    1. Ti ringrazio, Cavaliere, condivido il tuo pensiero. Non basta solo la scuola, il cambiamento deve essere olistico.

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  2. La situazione è allarmante da parecchio tempo. Dobbiamo lavorare ancora duramente per cambiare la mentalità di alcuni soggetti. Il moto è sempre lo stesso: lottare lottare e lottare. Ciao.

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    1. Infatti, lottare e lottare. Se è vero che è cambiata tanto la situazione femminile, è anche vero che molto di essa non è cambiata affatto. Purtroppo è sopravvissuto il patriarcato, nonostante l'emancipazione femminile.

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  3. Quanta forza nella tua poesia, Caterina. Questo evento ci ha lasciati tutti annichiliti. È stato del tutto particolare, inaspettato. Abbiamo pianto per Giulia. E hai ragione, è un problema da discutere e far diventare un punto fermo di ogni educazione. Io come insegnante so ormai del tutto di essere chiamata a un dovere dal quale non posso esimermi, anche se la scuola, da sola, non può nulla o pochissimo. La famiglia è il baluardo di ogni apprendimento educativo. Ciò che un insegnante fa al mattino può essere demolito dal genitore nella seconda parte della giornata.

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    1. Grazie!! Condivido quello che dici. Purtroppo al patriarcato, che è sempre esistito, si è affiancata una crisi di valori che ha tolto autorevolezza alle scuole. Ne è prova la violenza che subiscono ogni giorno gli insegnanti, la cui parola sembra per molti essere insignificante. Ci vuole un cambiamento culturale che forse è utopia.

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  4. Sta uscendo un quadro terribile di Filippo, da ragazzo d'oro a soggetto inquietante. Questi segnali vanno colti, disinnescati subito, e noi maschi siamo colpevoli il doppio, come esecutori e come mancati percettori di anomalie nei nostri vicini, nei nostri amici, nei nostri fratelli, nei nostri figli. Dobbiamo muoverci prima noi, fare in modo che neanche crescano così certi maschi persi nel culto del vizio e della frustrazione. Maschi che non possono accettare un no, maschi di genere ma uomini dallo spessore nullo. Mi vergogno.

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    1. Franco concordo con te quando dici che ci vuole un segnale dai voi maschi. Ci vuole una mobilitazione maschile contro questa mentalità.

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  5. Sicuramente c'è molto da fare in termini di educazione, ma anche le pene devono essere più severe, in generale. E poi si deve garantire maggiore protezione.

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    1. Secondo me più che pene più severe, ci vorrebbe la certezza della pena. Molti di questi uomini vengono denunciati, condannati e non fanno un giorno di carcere. Ma la soluzione non è la pena secondo me, alcuni una volta usciti dal carcere la prima cosa che fanno è uccidere le loro compagne.

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  6. Non basterà cambiare un solo aspetto della società, occorre, per come la penso, che il problema della violenza venga affrontato dalle famiglie, dalla scuola, dalla politica, dalla chiesa cattolica, dalla pubblicità, dalle istituzioni e sui luoghi di lavoro.
    Coltivare l'autostima nelle donne è difficile quando tutto quel "si è sempre fatto così, che vogliono queste donne, abbiamo già concesso il voto, sono stupide per natura, sono invidiose della nostra appendice, ecc..."
    Sarà dura ma ce la faranno le donne del futuro.
    Ciao Caterina... ti ringrazio per avere messo in versi tanti sentimenti.

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    1. Concordo con te completamente!! È una battaglia lunga perché il patriarcato ha radici ovunque, persino in quegli aspetti “buoni”, o che almeno lo sono in apparenza.

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  7. La situazione è davvero allarmante, e non solo da oggi. Anche se ora ci si accorge forse meglio di prima di quanto sia diventata una cosa troppo comune l'aggessione alle donne da parte del loro uomo o del loro ex. Purtroppo credo sia fondamentalmente anche una questione di educazione. Sono i genitori di queste persone che evidentemente, forse anche involontariamente sono stati assenti, non hanno insegnato ai loro figli il reispetto per le altre persone in generale, e per le donne in particolare. Ci vuole un cambiamento importante che deve partire dall'educazione dei ragazzini

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    1. Deve passare soprattutto dalle famiglie, ma è possibile cambiare qualcuno che è già adulto ? Una pianta storta una volta cresciuta non si raddrizza, è questo il problema

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  8. I tuoi versi sono molto toccanti e significativi !! Giulia, l'ennesima vittima , rappresenta tutte le donne che hanno fatto la sua stessa fine !! Siamo stanche !!! La nostra società è vergognosa !! Servono leggi adeguate ma, da sole, non bastano. Qui si tratta di invertire la rotta , di cambiare radicalmente la cultura maschilista della nostra società. Serve che i genitori diano l'esempio, parlino con i propri figli. Serve che ci sia un'educazione adeguata nelle scuole e in tutti i luoghi di aggregazione. Sarà difficile, sarà lunga questa battaglia ma non si può continuare così. Ciao cara

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    1. Sarà una battaglia lunga, tutto giusto quel che dici, ma deve essere combattuta come abbiamo combattuto tutte le battaglie.

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  9. Davvero condivisibili i tuoi concetti. Chiare e profonde parole che suscitano consapevolezza e speriamo in una trasformazione ed un futuro migliore. Cari saluti.

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    1. Speriamo che cambi ma per cambiare non serve solo sperare. Grazie di aver apprezzato i miei versi e benvenuta nel mio blog 🤗

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  10. La situazione è molto critica. Diciamo pure drammatica.
    Queste giornate di sensibilizzazione non mi pare servano a molto, tuttavia è giusto farle, per carità.

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    1. Servirebbe un cambiamento radicale, commemorare queste giornate non servono a molto se nulla poi cambia!! Un abbraccio grande

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  11. Le scuole già da anni fanno la loro parte. Da domani, supportate da personale specializzato, la faranno ancora meglio, ma resta il problema delle famiglie, che danno poca considerazione alla scuola e pochi buoni esempi. Dall'adolescenza in poi diventa molto difficile conoscere i propri ragazzi. I genitori non sanno come si comportino fuori casa, chi frequentino. Il padre di Filippo lo vedeva educato, gentile, bravo a scuola...non riusciva ad entrare nei suoi pensieri, non lo vedeva quando era solo con la fidanzatina o con gli amici. Io stessa ho visto tante volte gli amici di mio figlio comportarsi a scuola in modo estremamente diverso rispetto a come li vedevo a casa mia in compagnia del mio ragazzo. E' difficile capire i ragazzi, che sanno fingere molto bene. Comunque, forse scuola- società e famiglia potranno cambiare qualcosa, da adesso in poi, ma restano tutti quei maschi adulti ( non voglio chiamarli uomini perché non lo meritano) che ancora sono in circolazione e sono pericolosissimi. La vedo dura.

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  12. Giusto che siate stanche, tutto questo è inaccettabile e credo che spetti anche a chi non è maschio ma prima di tutto un uomo, di essere così stanco pure lui, dall'agire e ribellarsi a queste morti ed a questi atteggiamenti possessivi da parte di molti maschi. Essere al fianco vostro, essere attenti al minimo campanello d'allarme che magari non nota la compagna del soggetto violento ma lo coglie meglio chi è dal di fuori, sensibilizzare sempre ed ovunque insomma è ora che accanto a voi donne scendano in campo per questa battaglia anche quegli uomini che dichiara, a parole almeno, di essere infuriato da questi psicopatici e maniaci del controllo.

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  13. La poesia è bellissima.
    La mentalità del maschio ha radici molto profonde. È difficile togliere dalla loro mente il diritto di ammazzare la donna che ha una visione dei fatti che diversa, ma bisogna cominciare a combattere l'errore di fondo per aiutare il maschio a diventare un uomo consapevole.

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  14. Infelizmente a violência sobre as mulheres não para de crescer.
    Excelente poema, gostei muito.
    Continuação de boa semana.
    Beijo.

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  15. La normalità sarebbe isolare chi rende impossibile la vita a una donna. Non basta dire allo stronzo di turno “non importunarla stagli lontano”. Importante anche il comportamento di chi raccoglie le denunce, deve mettere la donna a suo agio e GARANTIRLE LA REALE PROTEZIONE.
    Ciao cara Caterina buon proseguimento di giornata, un abbraccio .
    Belli e intensi i tuoi versi.
    enrico

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  16. Parole forti e di grande sensibilità. Un femminicidio che ha sconvolto tutti ma che non deve essere dimenticato come al solito. Non ci credo ma dovrebbe servire per provare a cambiare la cultura patriarcale che ancora la fa da padrona. Grazie Caterina!

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  17. La tragica vicenda di Giulia ci ha colpito e terrorizzato. Occorre non solo una forte e costante pressione da parte dell' opinione pubblica e le istituzioni devono rispondere con misure e iniziative concrete ed efficaci. La politica e le istituzioni, purtroppo, producono molte parole e pochi fatti. È davvero ora di cambiare.

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  18. Chi uccide non rientra tra gli uomini ma tra le bestie. Sarebbe ora che forze dell'ordine, istituzioni e giustizia dimostrassero di esserci, smettendo di "prendere nota" di una denuncia, collezionare attenuanti per ammorbidire la pena di un assassino, sentenziare che "la donna se l'è cercata". Chi ha potere e non fa ha le mani altrettanto sporche di sangue.

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  19. Abbiamo la possibilità di non fermarci. E per tutte le Giulia del mondo andiamo avanti. Ieri ho visto folle immense nei cieli limpidi di molte città italiane compresa la mia. BASTA. Grazie per la tua poesia, davvero potente.

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  20. È terribile, ogni volta mi sorprendo e mi chiedo perché, ma in realtà lo sappiamo perché, non si fa nulla per costruire una società basata sul rispetto della donna. Molto bella la tua poesia.

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