La poesia è una necessità. Il pensiero poetico di Antonio De Curtis


 "Non ho hobby, non vado a pescare e non raccolgo francobolli. In quanto a scrivere versi o canzoni, quello non è un hobby ma una necessità".

Antonio De Curtis


Con questo post inauguro una nuova sezione, quella dedicata alla poesia napoletana. Inizio omaggiando uno dei più grandi attori comici italiani, Antonio De Curtis, in arte Totò, distintosi soprattutto per la sua grande passione per il teatro e il cinema, ma anche per la stesura  di splendidi versi.

Il 15 febbraio del 1898 veniva alla luce nel rione Sanità di Napoli Antonio Vincenzo Stefano Clemente  attore, sceneggiatore, commediografo, poeta e paroliere. Figlio di una relazione clandestina tra Anna Clemente e il marchese Giuseppe De Curtis, il piccolo Antonio, risulterà all'anagrafe " Antonio Clemente, figlio di Anna Clemente e di N.N." Una storia che segnerà in maniera significativa tutta la sua vita, dal momento che combatterà per farsi riconoscere i titoli nobiliari che gli spettano. L'arcigno marchese Luigi De Curtis  impedisce a suo figlio Giuseppe di  contrarre matrimonio con una popolana. Anna, da sempre ribelle, non nasconde la sua gravidanza, mentre dal canto suo, Giuseppe, pur essendo innamorato di Anna, obbedisce tassativamente agli ordini di suo padre, tenendo segreta la relazione. Il piccolo Antonio così crescerà nella casa materna, in condizioni estremamente povere e disagiate. Non riceve regali a Natale né per il suo compleanno, ma solo freddo, fame e miseria. In cambio sarà nutrito con amorevole affetto da sua madre ( sarà proprio Anna Clemente ad affibbiargli il nomignolo Totò) e da sua nonna Teresa che una volta adulto lo vizierà accontentandolo in ogni capriccio. Non incline agli studi, a scuola si dimostra totalmente svogliato tanto che in quarta elementare viene retrocesso in terza. Sarà solo grazie alla forza di volontà di sua madre che porterà a termine i sei anni delle elementari, ottenendo un attestato che all'epoca vale come un titolo di studio. Ciò nonostante il padre lo iscrive alle ginnasiali, più precisamente al Collegio Cimino, un istituto per i figli dei poveri. Qui si può dire che termina la carriera scolastica del piccolo Antonio, e i genitori, ormai rassegnati, decidono di mandarlo a lavorare. Bisogna dire però che in collegio Totò viene colpito con un ceffone da un suo precettore, spazientitosi forse della sua eccessiva irrequietezza. Il ceffone gli devia il setto nasale, determinando col passare degli anni l'atrofizzazione della parte sinistra del naso conferendo al volto quella particolare asimmetria che lo distinguerà in maniera inconfondibile e che risulterà persino favorevole alla sua carriera di comico. Una volta fuori dal collegio svolge diversi lavori : da garzone a imbianchino, ma pitturare le case non gli interessa. Il lavoro gli provoca tristezza e pigrizia e, ogni volta che può, fugge per andare all'osteria di Don Aniello alla Stella per bighellonare con gli amici catturando le loro attenzioni esibendosi in imitazioni perfette dei malcapitati nel locale. Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 Totò si illude di poter ottenere una possibilità di riscatto arruolandosi nell'esercito, ma ben presto si accorgerà che la vita militare non fa per lui: non sopporta di alzarsi all'alba, la disciplina ferrea e le marce. Finge malesseri di ogni tipo con la speranza di ottenere mansioni meno faticose. Ma il suo atteggiamento non fa che irritare i suoi superiori che decidono di punirlo destinandolo al 182esimo battaglione di fanteria diretto in Francia. Con un'escamotage riesce ad evitare di finire in prima linea allo scoppio della Grande Guerra. Durante la sosta che il treno fa ad Alessandria mette in atto il suo piano di fuga.  Si getta a terra, inizia a digrignare i denti,  si contorce fino a farsi trasferire in infermeria e successivamente all'ospedale militare dove si sottopone a numerose iniezioni pur di non partire per la Francia.  Una volta rimessosi in forza viene trasferito all’ 88esimo reggimento di stanza a Livorno. Qui trascorre l'ultima parte della sua vita militare ed è proprio in questo periodo che subisce continui soprusi e umiliazioni da parte di un graduato. Si racconta che una sera su un tavolaccio, facendo il verso al suddetto,  se ne esce con una delle sue battute più famose " Siamo uomini o caporali?!" I commilitoni, sentendosi per una volta liberati dalla loro condizione e vendicati,  si abbandonano a uno scroscio di applausi e risa. Proprio quel particolare entusiasmo sprona Antonio  verso la carriera artistica,  in quanto le sue movenze, le sue imitazioni dei potenti, l'esasperazione dei particolari gli procurano un pubblico appassionato. Terminata la carriera militare si avvicina al teatro, ma con molto poco successo. Agli inizi degli anni '20 il padre lo riconosce e decide di regolarizzare il suo rapporto con la madre, sposandola, ma Antonio non ha ancora i titoli nobiliari che gli spettano. Nel 1922 si trasferisce con la famiglia a Roma e proprio qui riesce a farsi assumere nella compagnia comica teatrale di Giuseppe Capece per poche lire. Quando chiede un aumento, questi si rifiuta di concederglielo. Totò allora lascia la compagnia e si presenta al Teatro Jovinelli dove in breve tempo ottiene il successo. Di lì a poco  reciterà accanto ai più grandi attori di teatro riuscendo a farsi apprezzare come comico perché trascina il pubblico in un vortice di battute divertendo fino al delirio. Debutta poi nel cinema. Reciterà in 97 film, alcuni dei quali saranno vere pellicole di successo quali "Signori si nasce", "Toto' truffa", "Miseria e nobiltà". Arriverà a recitare persino con grandi registi del calibro di  Monicelli e Pasolini. Nel 1933 si fa adottare dal marchese Francesco Maria Gagliardi ereditando  i suoi titoli gentilizi. Ma sarà solo nel 1946 che il Tribunale di Napoli gli riconosce il diritto  a fregiarsi dei nomi e dei titoli di Antonio Griffo Focas Flavio Dicas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, altezza imperiale, conte palatino, cavaliere del Sacro Romano Impero, esarca di Ravenna, duca di Macedonia e di Illiria, principe di Costantinopoli, di Cicilia, di Tessaglia, di Ponte Moldavia, di Dardania, del Peloponneso, conte di Cipro e di Epiro, conte e duca di Drivasto e Durazzo. 
 
Ma veniamo all'Antonio De Curtis poeta. Quando parliamo della sua opera poetica è bene dire che Antonio De Curtis distingue la sua vera identità dalla maschera Totò. Le due identità sono ben separate e sarebbe sbagliato pensare alla personalità di Antonio De Curtis  come quella che siamo abituati a vedere nei suoi film. Antonio De Curtis usa la sua maschera per lavorare, per fare quello che più gli piace che è divertire il pubblico. È proprio lui ad affermarlo in un'intervista televisiva rilasciata a Lello Bersani. Quando quest'ultimo gli chiede che differenza ci siano tra lui e Totò, risponde: "C'è una grande differenza. Io sono De Curtis e lui è Totò, che fa il pagliaccio, il buffone, infatti in casa, lui normalmente mangia in cucina, mentre io mangio nella stanza da pranzo. Io vivo alle spalle di Totò, lo sfrutto. Lui lavora ed io mangio." Le sue poesie sono le espressioni, le idee, i sentimenti dell'uomo Antonio De Curtis che si sente libero di sfuggire agli obblighi della maschera per poter essere finalmente se stesso, per offrire al pubblico l'autentica immagine di sé. Gran parte della sua produzione è in dialetto napoletano ma è bene precisare che le sue poesie sono scritte in modo che risultino comprensibili ai più. Non manca, comunque, di scrivere liriche anche in italiano. I componimenti affrontano varie tematiche quali l'amore, le donne, la vita, la morte, la povertà e le ingiustizie sociali. In esse è ben chiaro il pensiero di un uomo che viene dal basso, dalla povertà più esasperante.. E' dalla parte dei più deboli, dei poveri. Nelle sue poesie le persone dimenticate dalla società ottengono la dignità che meritano. Nel 1964 viene pubblicata la sua raccolta poetica intitolata "A livella" che comprende 26 poesie che Antonio de Curtis scrive a partire dagli anni ‘50. Un'altra raccolta poetica " Dedicate all'amore" viene pubblicata nel 1977, in occasione del decennale della sua morte, da parte della sua ultima compagna di vita e suo grande amore, Franca Faldini. In questa raccolta sono riunite per lo più poesie d'amore dedicate appunto alla sua compagna. Altre poesie vengono, in fine,  raccolte insieme a quelle già edite, nel volume Tuttototò nel 1991.
 
 

Felicità!
 
Vurria sapè ched'è chesta parola,
vurria sapè che vvo' significà.
Sarà gnuranza 'a mia, mancanza 'e scola,
ma chi ll'ha ntiso maje annummenà.
 
 
Traduzione in italiano
 
Vorrei sapere cos'è questa parola,
vorrei sapere cosa vuol significare.
Sarà ignoranza la mia, mancanza di scuola,
ma chi l'ha mai sentita nominare.
 
 
 
 
La donna
 
Chi l’ha criata è stato nu grand’ommo,
nun ’o vvoglio sapè, chi è stato è stato;
è stato ’o Pateterno? E quanno, e comme?
Ch’avite ditto? ’O fatto d’ ’a custata?
Ma ’a femmena è na cosa troppo bella,
nun ’a puteva fà cu ’a custatella!
Per carità, non dite fesserie!
Mo v’ ’o ddich’io comm’è stata criata:
è stato nu lavoro ’e fantasia,
è stata na magnifica truvata,
e su questo non faccio discussione;
chi l’ha criata è gghiuto int’ ’o pallone!
 
Traduzione  in italiano

Chi l'ha creata è stato un grande uomo,
non voglio saperlo, chi è stato è stato;
è stato il Padreterno? E quando, e come?
Cosa avete detto? Il fatto della costola?
Ma la donna è una cosa troppo bella,
non poteva farla con la costoletta!
Per carità, non dite fesserie!
Adesso ve lo dico io com'è stata creata:
è stato un lavoro di fantasia,
è stata una magnifica trovata,
e su questo non faccio discussione;
chi l' ha creata è andato nel pallone!
 
 
'A vita
 
'A vita è bella, sì, è stato un dono,
un dono che ti ha fatto la natura.
Ma quanno po' 'sta vita è 'na sciagura,
vuie mm' 'o chiammate dono chisto cca'?
E nun parlo pe' me ca, stuorto o muorto,
riesco a mm'abbusca' 'na mille lire.
Tengo 'a salute e, non faccio per dire,
songo uno 'e chille ca se fire 'e fa'.
Ma quante n'aggio visto 'e disgraziate:
cecate, ciunche, scieme, sordomute.
Gente ca nun ha visto e maie avuto
'nu poco 'e bbene 'a chesta umanità.
Guerre, miseria, famma, malatie,
crestiane addeventate pelle e ossa,
e tanta gioventù c' 'o culo 'a fossa.
Chisto nun è 'nu dono, è 'nfamità.
 
Traduzione in italiano
 
La vita
 
La vita è bella, sì, è stato un dono,
un dono che ti ha fatto la natura.
Ma quando poi questa vita è una sciagura,
voi me lo chiamate dono questo qua?
E non parlo per me che, storto o morto,
riesco a guadagnare una mille lire.
Ho la salute e, non faccio per dire,
sono uno di quelli che ci sa fare.
Ma quanti ne ho visti di disgraziati:
ciechi, paralitici, ritardati, sordomuti.
Gente che non ha visto e mai avuto
un poco di bene da questa umanità.
Guerre, miseria, fame, malattie,
cristiani diventati pelle e ossa,
e tanta gioventù col culo alla fossa.
Questo non è un dono, è infamità.

 

 
 

79 commenti:

  1. Non sapevo niente di Totò. Grazie Caterina.
    Ma una cosa è certa. Nessuno mi ha fatto ridere, fino alle lacrime, come lui.

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    1. Non si finisce mai di imparare. Ma la cosa è bella che ti fa ridere ogni volta che lo vedi, ogni volta rido delle stesse battute. Era un genio.

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  2. Publicação poétiuca lindíssima que me fascinou ler
    .
    Cumprimentos poéticos.
    .
    Pensamentos e Devaneios Poéticos
    .

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    1. Son contenta che ti sia piaciuto questo post. Buona serata.

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  3. Dimostrazione vivente di quanto comico e malinconico siano frutto del genio. L'ecletticità, il pianto e il sorriso, figli del medesimo talento, del saper percorrere ogni millimetro dell'emozione umana, giostrandola ma anche sapendola subire a proprio piacimento. Una sensibilità pesante che alla fine può anche destabilizzare se chi la maneggia sbanda. Totò signore e pagliaccio, due facce di magnifica medaglia.

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    1. Verissimo, lui rimbalza continuamente tra malinconia e allegria. Un uomo profondamente sensibile che portava momenti di leggerezza ma allo stesso tempo voleva spingere il suo pubblico verso qualcosa di più profondo, questo lo faceva con i versi. Ci vuole una particolare sensibilità d’animo che di solito hanno solo i geni.

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  4. Chapeau Caterina, articolo eccellente, conosciamo Totò per ciò che ha rappresentato (e rappresenta tutt'ora) nella storia del cinema, conosciamo anche alcuni aspetti del suo carattere, il suo essere Artista come pochi, ma tutti gli aspetti, le sfumature che ci hai regalato non le conoscevo.
    Le poesie che hai pubblicato sono il "lato" in versi del suo essere attore, recitava poeticamente, la mimica, l'espressione perennemente malinconica, la sua essenza quasi trascendentale.
    Grazie infinite (oltre ai ringraziamenti che ti dobbiamo per le tue poesie) per aver aperto una porta che credevo fosse già aperta (c'è sempre qualcosa oltre le nostre conoscenze, o che crediamo tali).
    Buona serata.

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  5. Romualdo sono io che ringrazio te infinitamente per gli apprezzamenti alla mia poesia e ai post che pubblico. La cosa bella è che non si finisce mai di imparare. Non ci basta una vita per assorbire tutto il sapere del mondo. Un caro saluto

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  6. Un indimenticabile artista, e uomo di grande intelletto, come hai messo abilmente in rilievo, in questo valido articolo...
    Un sorriso per te,silvia

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    1. Tutto giusto, Silvia, quel che affermi. Grazie della visita, un abbraccio.

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  7. Vero, scrivere poesie è una necessità quasi un bisogno fisico come bere e mangiare o come respirare, anche per me è così. Bella iniziativa, leggerò sempre con interesse le poesie che posterai anche se tolto Trilussa, io sono meno amante della poesia dialettale il che non vuol dire che la ignori o la minimizzi, questo mai. Ecco perchè questa tua rubrica può davvero aprirmi degli sviluppi interessanti e nuove aperture mentali.

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    1. È vero, la poesia è una necessità. Anche io son d’accordo con lui. Bella la tua propensione ad aprirti verso argomenti che non ami particolarmente, trovo che sia un atteggiamento molto intelligente perché se ci apriamo solo a quello che ci piace, la nostra cultura risulterebbe limitata. Grazie di porti sempre con interesse verso i miei post.

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  8. Del Totò poeta mi era nota "La livella" che compariva nel mio testo scolastico come esempio di poesia "popolare" e dialettale, ed è sicuramente molto nota. Quelle che hai postato tu non le avevo lette, si vede quel misto di guizzo ironico e amarezza che Totò deve aver sperimentato molte volte nella sua vita, soprattutto in gioventù.
    Capisco perfettamente quando dice "in quanto a scrivere versi o canzoni, quello non è un hobby ma una necessità". Anche per me scrivere, o creare fumetti, è sempre stata una necessità. Non mi sono mai neppure posto il problema se piacessero o non piacessero, lo farei comunque perché è una mia necessità intima, qualcosa di cui non potrei fare a meno.

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    1. È molto bello quello che hai scritto. Scrivere, è vero, è una necessità. E capisco cosa vuoi dire. Per molto tempo ho scritto poesie e non le facevo leggere quasi a nessuno. Era un bisogno mio intimo, una sensazione che si sente solo quando si scrive. Condividere con gli altri è un piacere ulteriore.

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  9. Bellissima iniziativa, non solo perchè sono un patito di Totò, considera che possiedo una cineteca quasi completa di tutti i film di Totò, episodi per la televisione ecc. ecc. ma per la bellezza della nostra cultura italiana che secondo me non ha paragoni nel resto del mondo, a pari della cultura artistica, con un patrimonio artistico che non ha eguali. Ciao Caterina buona giornata, un abbraccio Angelo.

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    1. Grazie Angelo, comunque hai proprio ragione. La bellezza dell’arte italiana è unica al mondo. Bella la tua collezione dei film di Totò. Anche io ne ho alcuni. Sono un patrimonio prezioso. Buona giornata.

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  10. E' sorprendente come la poesia, considerata a ragione la più alta forma espressiva, si lasci addomesticare da tutti. Ne scrivono intellettualə, mascalzonə e massacratorə... la differenza sta in quel che i versi lasciano nei lettorə e delle suggestioni che sa evocare. Quel che non lascia tracce non è esistito.
    Totò ha lasciato una grande eredità ed era indispensabile omaggiarlo.
    Ciao.

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    1. È molto affascinante quello che hai detto. La poesia si lascia addomesticare da tutti. La poesia per certi versi è un mistero. Buona giornata, cara.

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  11. Io non conoscevo niente su Toto, a parte il nome e il fatto di aver visto alcune sue interpretazioni. Mi ha colpita la faccenda del ceffone che gli ha deviato il setto nasale, mamma mia !!!E' vero che, pur essendo scritte in dialetto napoletano le sue poesie sono, comunque abbastanza comprensibili a tutti. Tra le poesie che hai citato, mi sono piaciute "Feicità" ma, soprattutto " La vita" una poesia un pò amara ma vertissima. Ma anche "La donna" è bella !! Ciao, buona giornata.

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  12. Nella poesia La vita si avverte che Totò’ ha conosciuto la sofferenza e la fame. Anche se ritroviamo un po’ tutti in questa poesia, perché in un modo o nell’altro tutti abbiamo il nostro fardello di sofferenza. Grazie di essere passata, un abbraccio.

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  13. Totò è stato un grande artista, ho visto penso tutti i suoi film e letto molto della sia vita, le poesie le capisco poco bene per via della lingua ma sono tutte colme di verità e ci mostrano quanto fosse sensibile e attento il suo animo.
    "La vita" è bellissima e vera, ma quella che mi ha sempre colpito e che per me è un vero capolavoro è A livella. Ciao Caterina, buon pomeriggio.
    sinforosa

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    1. 'A livella è un grande capolavoro, hai ragione. Dato che è molto famosa, ho deciso di evitare di pubblicarla per dare spazio a quelle meno note ma non prive di altrettanta bellezza. Ciao, Sinforosa, buon pomeriggio anche a te.

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  14. Come napoletano ho un rapporto speciale con Totò. Per noi è parte della nostra stessa essenza.

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    1. Verissimo, ai napoletani ma a tutti noi campani, l’arte di Totò scorre nelle vene. Buona serata, Nick.

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  15. Che omaggio Caterina! Mi sono commossa profondamente leggendo di Totò, della sua arte e della sua persona. Conosco abbastanza ma mi hafatto piacere leggere di alcuni particolari che ignoravo. E sapere della tua nuova rubrica mi lascia in trepida attesa. Attendo grandi nomi e personaggi fondamentali. Ti abbraccio forte.

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    1. Mi fa piacere leggere la tua emozione tra le righe. Fa davvero piacere sapere che l’argomento sia stato apprezzato. Gli autori napoletani a sempre mi affascinano, mi sembrava giusto dedicare uno spazio anche a loro. Un abbraccio forte anche a te.

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  16. Quindi saranno tutte poesie napoletane?
    Ma che bello e non potevi inaugurarla meglio di così questa tua nuova sezione.
    Grande il nostro Totò, grazie Caterina.
    Attendo il nuovo e ti abbraccio. Buona serata!

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    1. Si, vorrei dare spazio anche ad altri autori napoletani. Ovviamente non abbandonerò le altre sezioni, non dedicherò lo spazio esclusivamente alla poesia napoletana, ma voglio dargli il peso che merita nel grande universo poetico. Secondo me, merita. Grazie di aver apprezzato, mi fa davvero piacere. Un abbraccio grande.

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  17. Un bellissimo omaggio carissima, mi piace molto leggerti, grazie!!!

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    1. Grazie cara, le tue parole mi fanno grande piacere. Buona giornata.

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  18. Conhecia o Totó do cinema, pois terei visto mais de 10 filmes em que ele é sempre uma personagem cómica e com muito talento.
    Mas não o conhecia como poeta. Li os poemas traduzidos para português e gostei.
    Continuação de boa semana, querida amiga Caterina.
    Beijo.

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    1. Grazie Jaime, son contenta di sapere che le poesie di Totò ti siano piaciute. Buona continuazione di settimana anche a te!! Ciao.

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  19. E' una necessità anche leggerle, te lo assicuro.
    Per me lo è da qualche anno, necessità bellissima ed insaziabile.
    grazie per questo splendido approfondimento ed un abbraccio.

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    1. Bellissima la tua risposta, è una necessità anche leggerle. E' proprio vero, si sente il bisogno di viaggiare nell'infinito universo dell'anima, si sente un bisogno di cose profonde e umane. Grazie a te di essere passata.

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  20. Totò è stato un grandissimo maestro dell'arte comica, ma anche un innovatore e un raffinato poeta. Lo amo da sempre, e mi piace recitare a memoria 'A livella, che ritengo un capolavoro.
    Credo che faccia il paio con il genio chapliniano.
    Bravissima, mi piace questo post.

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    1. Totò è stato un grande e tra l'altro ha imparato molto dal quel che grande gennio indiscusso che è Charlie Chaplin. Che bello, conosci 'A livella a memoria, un poesia dal grande significato. Son contenta che ti sia piaciuto questo post. Grazie di essere passata e dei complimenti. Buona serata.

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  21. Ho un libro di sue poesie in casa e tempo fa ci ho pure fatto un video, in cui ne recitavo una... :)
    https://youtu.be/nZa1i7OGJiY

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    1. Complimenti per la recitazione della poesia in dialetto siciliano. È una bella interpretazione. Io sono campana ma ho origini siciliane. Adoro il dialetto siciliano anche se non ho familiarità con esso, in parte lo capisco grazie a mio nonno. Hai recitato una poesia che piace tanto anche a me. Dick era veramente il cane di Totò, a lui talmente affezionato da dedicargli una poesia. Sapevi che Totò in totale aveva 220 cani? Aveva fatto costruire un canile moderno e attrezzatissimo per cani randagi, abbandonati e feriti. I cani venivano curati e trattati bene e lui ogni giorno li visitava. Il canile si chiamava “ L’ ospizio dei trovatelli” perché Totò non amava la parola randagio.

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    2. Ottima idea quella di Totò, non lo sapevo 🙂🙂 Una superfamiglia a 4 zampe ❤️

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    3. Conoscevo l'amore di Totò per i cani, nonché la realizzazione dell'Ospizio dei Trovatelli. C'è questo bel servizio d'epoca a riguardo (1961).

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    4. Bellissimo questo servizio. Avevo visto qualche stralcio di questa intervista, ma non lo avevo mai visto intera. Le notizie che sapevo a riguardo le avevo lette. Grazie di averlo postato.

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    5. Si, Ale, davvero una bella idea che evidenzia il grande cuore che aveva Totò.

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  22. Un grandissimo personaggio a 360°, peccato che l'abbiano chiamato quasi sempre per film leggeri, non permettendogli di affermare la sua qualità di attore al di fuori della maschera comica.
    Lessi la Livella tanti anni fa, un'ottima raccolta in cui spicca la poesia omonima, che con malinconica leggerezza ci insegna che "'a vita è 'na livella".

    Complimenti per il post.

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    1. È vero Francesco, molte volte ha recitato in film non all’altezza del suo talento e questo lo aveva sottolineato anche Pasolini. Lieta di sapere che tu abbia apprezzato il mio post. Buona serata.

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  23. Un artista a tutto tondo, una persona meravigliosa.
    Sebbene sia noto come comico, l'ho apprezzato molto anche in scene isolate di vari film, tipo quando si confronta con Aldo Fabrizi che deve arrestarlo in "Guardie e ladri", o quando si riconcilia con Ave Ninchi dopo la brutta litigata in "Totò e le donne".
    Conoscevo sprazzi della sua biografia, questo post è un ottimo approfondimento che rende giustizia a un mito napoletano che credo sia stato amato e adottato da tutti.
    Molto belle le poesie, leggendole pare proprio di sentirle recitare da lui.
    Chissà se prossimamente tratterai un altro poeta napoletano, prematuramente scomparso, Pino Daniele.

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    1. Grazie, mi fa piacere che questo approfondimento sia risultato utile e interessante. Credo che Totò meritava di essere citato nel grande universo che è la poesia, aveva un grande talento, non solo come attore. Si, vorrei dare spazio a diversi autori napoletani e perché non a Pino Daniele che è un grande. Uno dei miei cantautori preferiti. Buona serata.

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  24. Bella Idea, sapevo delle canzoni, ma non delle poesie.
    Buon fine settimana

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    1. Ciao Giovanni, grazie di essere passato. Le canzoni di Totò sono altrettanto belle. Buon weekend anche a te.

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  25. La mia poesia preferita di Totò e La livella: spietata ma sincera.
    Grazie per questo approfondimento,
    ti abbraccio.

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    1. ‘A livella è un capolavoro. Dato che è una poesia molto famosa ho pensato di dare spazio a quelle meno note. Grazie a te di essere passata. Un abbraccio grande.

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  26. Grazie per questo post d'autore. Un saluto caro

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    1. Grazie a te Simo ti farmi sempre visita. Ti ricambio il saluto, cara.

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  27. Anche a me piace tanto la poesia sulla donna. Ne ha scritte diverse per le donne, alcune sono d’amore, molto belle. Ricambio il tuo abbraccio con affetto. Buon weekend.

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  28. Attraverso i tuoi post ci dai la possibilità di allargare le nostre conoscenze, bellissime le poesie di Totò, ma le tue le aspetto con piacere! Una tua raccolta di poesie sarebbe un bel regalo di Natale! Buona domenica!

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    1. Tu mi fai emozionare,Lea. Dico sul serio. Ti ringrazio tantissimo. Buona domenica anche a te.

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  29. Ma che bello questo post su Totò, sai che non sapevo quasi nulla della sua vita nonostante io abbia sempre avuto un rapporto speciale con lui perché i miei genitori lo adoravano e quando c’era un suo film in tv lo guardavano sempre insieme, quindi mi riporta a quei momenti. Di Totò ho sempre amato la sua ironia dolce amara e certi suoi film sono davvero memorabili, proprio “Siamo uomini o caporali” è quello che ricordo di più. Bellissime anche le sue poesie. Davvero una grande personalità..

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    1. Dici bene, davvero una grande personalità che si percepisce nelle sue poesie. Anche io sono molto legata a lui, è adorato da tutta la mia famiglia e praticamente sono cresciuta con i suoi film. Dolci ricordi della mia infanzia sono legati film di Totò. Grazie di aver apprezzato il mio post, è bello per me sapere che abbia suscitato interesse. Buona serata.

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  30. Grazie per le traduzioni, sennò chi capiva qualcosa!
    La poesia, come tutte le arti, è una necessità.
    Totò lo apprezzo molto come attore e artista, si sente la mancanza di persone come lui nel nostro panorama.
    Baci.

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    1. Immaginavo che ci sarebbero potute essere delle difficoltà per cui ho decisamente optato per la traduzione. Ho scelto anche delle poesie abbastanza comprensibili, ce ne sono alcune che hanno dei termini intraducibili in italiano e non era proprio il caso. Hai ragione, Totò appartiene a quella sfera di artisti che hanno reso grande il nostro paese e di cui oggi siamo a digiuno. I tempi cambiano e non sempre in meglio, purtroppo. Un abbraccio, Lucrezia.

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  31. Molto bello questo post su Antonio De Curtis detto Totò. Aveva pienamente ragione quando diceva: "Non ho hobby, non vado a pescare e non raccolgo francobolli. In quanto a scrivere versi o canzoni, quello non è un hobby ma una necessità". In effetti la musica e la poesia sono necessità dell'anima umana. Un saluto e buona continuazione del mese di novembre

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    1. Grazie di questo commento. Mi fa piacere sapere che ti sia piaciuto questo post. È proprio vero, la poesia è una necessità per quel bisogno di sensibilità e spiritualità che caratterizza gli esseri umani. Un abbraccio.

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  32. Nelle vesti di attore Totò esprimeva tutta la sua bravura professionale e nelle vesti di poeta la sua grande umanità.
    Ciao Caterina, lieta di conoscerti, complimenti per il post, per il blog e per il tuo splendido sorriso.

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    1. Ciao Sciarada, benvenuta nel mio blog e grazie di aver lasciato il tuo commento. Sono lieta anche io di conoscerti. Buona giornata.

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  33. I came here to see what's new. But I enjoyed rereading Totó's poems.
    Continuation of a good week, my dear friend Caterina.
    Ciao

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  34. Grazie Caterina, bellissimo post...adoro Totò...complimenti per come scrivi e per tutta la passione che muove la tua penna, un abbraccio.

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    1. Ciao Cristina, ti ringrazio per i complimenti, felice di leggerti. Buon inizio di settimana.

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  35. Ti ringrazio Caterina della gradita visita. Mothia è sempre una meraviglia da scoprire,
    a presto
    Maurizio

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  36. Totò è indimenticabile, tra l'altro a casa ho una collezione dei suoi film.
    Sereno giorno.

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    1. Ciao, benvenuto nel mio blog e grazie di aver lasciato un tuo pensiero. Anche io ho alcuni dei suoi film, ma non tutti, quelli che mi piacciono di più. Buona serata.

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  37. No news?
    I hope you are OK.
    Have a great day, my dear friend Caterina.
    Kisses.

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  38. Ciao Caterina grazie dei tuoi commenti sul mio blog, molto apprezzati. Un saluto e un abbraccio, buona serata, Angelo.

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    1. Ciao Angelo, anche i tuoi commenti sono molto apprezzati. Buona serata anche a te.

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